Abitare Cupa Perillo. La voce dei cittadini attivi



Il giorno 20 luglio 2017 nel campo rom di via Cupa Perillo, si sono riuniti gli abitanti rom, le associazioni, i comitati pro rom, singoli attivisti, cittadini che, in seguito all’ordinanza di sgombero notificata a un numero imprecisato di famiglie il 17 luglio dalla Procura della Repubblica che prevede la liberazione dell’area entro l’11 settembre, e in seguito all’abbattimento di alcune baracche ritenute erroneamente disabitate, intendono esprimere pubblicamente una posizione chiara, compatta e condivisa.


A Cupa Perillo vivono da oltre 30 anni circa 700 persone (dati censimento comunale 2015), molti dei quali cittadini italiani, per la metà minori che frequentano la scuola regolarmente. 


1. È inumano, incivile e contro i diritti umani, abbattere le baracche quando ospitano persone, famiglie, donne e bambini che non hanno altri posti per vivere. 
2. È obbligo e responsabilità dell’amministrazione fornire una alternativa abitativa adeguata prima che venga effettuato uno sgombero. I rom subiscono una sistematica discriminazione in materia abitativa che è proibita dalle leggi internazionali e regionali sui diritti umani, inclusa la direttiva dell’Unione europea sull’Uguaglianza razziale.
3. Così come previsto dall’amministrazione – vedi abbattimento Vele di Scampia – anche in questo caso si richiede, in luogo dello sgombero, una collocazione temporanea dignitosa e una riallocazione definitiva per tutti, concordata preventivamente con le comunità interessate.
4. La richiesta unanime è di ottenere abitazioni definitive, dignitose, rispettose degli standard europei. Si richiede all’amministrazione la trasparenza nelle comunicazioni, il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle comunità rom nel processo decisionale.
5. Le comunità rom si dissociano dalla produzione dei dannosi roghi tossici e degli sversamenti illegali che si perpetuano da anni sul territorio di Cupa Perillo e ne condannano i responsabili. Già nel 2009, una petizione pubblica a firma di 150 cittadini rom indirizzata anche alla Procura, denunciavano i roghi e gli sversamenti abusivi dei rifiuti tossici, chiedendo il prelievo ordinario e il monitoraggio dell’area con l’installazione di videocamere di sorveglianza. La richiesta non ha mai trovato risposta.



L’assemblea all’unanimità dichiara che nessuna persona sarà sgomberata in maniera coatta o indotta, senza soluzioni alternative, chiunque essa sia.
Lunedì ore 18.00 assemblea pubblica a Cupa Perillo.



Comitato Abitare Cupa Perillo: Comunità rom Cupa Perillo, Alex Zanotelli, Domenico Pizzuti, Giovanni Laino, Gennaro Sanges, Lino Chimenti, Monica Riccio, Felicetta Parisi, Pino Guerra, Enrico Muller, Antonio Lievore, Gridas, Centro Hurtado, Cantiere 167, Comitato Vele, chi rom e…chi no, Circolo La Gru Legambiente, Scuola di Pace, Cooperativa Occhi Aperti, Associazione 21 luglio, Compare - Mammut, Kitti Baracsi, IDEA ROM Onlus, N:EA Napoli: Europa Africa, Associazione "Porte Invisibili", ASD "Funicula", Padre Fabrizio Valletti, Sergio Denza


Per info e adesioni contattare: abitarecupaperillo@gmail.com

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