PER CHI VOTI ALLE POLITICHE: SANT'EGIDIO O SANTANCHE'?


tratta da notteilluminata.com
Mentre il 28 dicembre scorso a Roma mi recavo nella chiesa di Sant'Ignazio per la preghiera di Taizé, nell’ambito del 35° incontro europeo dei giovani, una voce mi chiede: "Per chi voti alle prossime elezioni politiche?". Rispondo: "Per il Padreterno! Creatore e Signore del cielo e della terra". Un’altra vocetta soggiunge: "Guarda che non c’è il simbolo del Padreterno nella scheda elettorale". E’ vero, ma c’è qualcosa di più che è lo sfondo del voto elettorale nelle scadenze politiche, non ininfluente, anche su questo “bel Paese” del pianeta.

Il riferimento per il credente in questo grandioso scenario di terra e cielo è al Padre di tutti i viventi, indigeni ed allogeni, comunitari ed extracomunitari, immigrati, rom, rifugiati politici, barboni o senza fissa dimora, carcerati e delinquenti in carcere o fuori del carcere...
Padre di donne e uomini di ogni razza e religione, degli anziani e dei bambini che si affacciano alla vita, fonte della dignità di ogni essere umano su cui ha posto uno stigma di protezione e difesa, come per il fratricida Caino: "Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato" (Gen 4,15).

E’ il Creatore del cielo e della terra, di tutti i beni creati, a disposizione di tutti gli uomini (aria, acqua, terra...), dei frutti e di tutte risorse sulla superficie terrestre, o nascoste nel grembo della terra. E’ la destinazione universale dei beni riconosciuta dalla più classica dottrina sociale della chiesa, prodotti o non  prodotti dall’attività umana, e non all’appropriazione iniqua di singoli o gruppi che si è stabilizzata ed è fonte di potere e di grandi disuguaglianze sociali apparentemente intoccabili. Destinazione universale di beni non solo materiali, ma anche culturali per una crescita umana in tutte le dimensioni.

Scendendo su questa terra insieme meravigliosa e con forti  disuguaglianze, nelle società degli uomini, non si può non riflettere sulle finalità umane e sociali dell’economia, della finanza e oggi del capitalismo finanziario, del mercato, perché l’azione umana nell’economia sia indirizzata alla destinazione universale dei beni - certo, da meritare con il lavoro e l’intraprendenza –  e regolata secondo l’equità, la giustizia e la solidarietà. Continuamente da perseguire nell’attività politica, non lasciando le cose come sono, perché ritenute quasi naturali e non mutabili. Combattendo i peccati sociali che offendono la dignità umana, rendendo così culto al Padre di tutte le incarnazioni della vita in donne e uomini di questo mondo. 

Avendo presente questo grandioso scenario ispiratore di scelte anche politiche e le necessarie mediazioni per la vita sociale e politica (per il bene della polis e non dei candidati da eleggere per le Camere) per guardare in faccia coloro che andremo a votare, propongo alcune coppie oppositive per una scelta più ragionata, quasi un divertissement:

Sant’Egidio o Santaché
montiani o bersaniani
Meloni o Bindi
populisti o riformisti
riformisti b (Bersani) o riformisti c (Casini)
sinistri/centristi/destristi
moderati o immoderati
conservatori o riformisti
fedina penale sporca o pulita
clericali o laici
baciapile o baciac…
santoni o peccatori
leghisti o sudisti
Scilipoti o Ambrosoli
occupato o disoccupato
agendisti o scassagendisti
grillini o formighini
padroni o lavoratori
Montezemolo o Camusso
della casta o fuori casta
di vecchio o di primo pelo
competenti o incompetenti
europeisti o leghisti
episcopaliani (i.e. bagnaschiani) o cristiani

...può continuare quanto vi pare l’elenco per connotare le faccie degli eligendi.
A voi la parola o meglio il voto, perché la democrazia si fonda su un voto a testa.

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