ADDIO MICHELE, PICCOLO ROM

tratta da nazionerom.blogspot.it
Ieri mattina alle dieci nell'ampio e assolato parcheggio del parco commerciale Auchan di Giugliano, una piccola e mesta folla di Rom ha dato silenziosamente l'addio al piccolo Michele Osmanovic di 4 mesi, deceduto una settimana fa per polmonite nell'ospedale di Aversa. Dietro il furgone funebre con la bianca bara del piccolo Michele circondata di fiori si assiepavano ordinatamente nugoli di bambini più o meno consci dell'evento, donne coi figli in braccio, e alquanto distanti appoggiati ai loro furgoni gli uomini. Quasi a significare con questo ordine che la custodia della vita appartiene alle donne ingravidate dagli uomini.

Hanno portato il loro saluto e compartecipazione due rappresentanti del Comitato campano con i Rom (fratel Raffaele delle Scuole Cristiane e padre Domenico Pizzuti), mentre il Comune di Giugliano ha stanziato un contributo per le spese di trasporto nel paese di origine della famiglia. Nel silenzio e isolamento sintomatico del luogo l'auto funebre è partita per la Bosnia dove avranno luogo i funerali religiosi secondo il rito musulmano.


Nel duello tra la vita e la morte un neonato si è spento nelle campagne di Giugliano, dove centinaia di Rom sono accampati in condizioni di estrema sopravvivenza, mentre per iniziativa e impulso del Commissario Prefettizio al Comune di Giugliano è in allestimento secondo le leggi un campo di sosta temporaneo nelle campagne circostanti.
Al di là di altre considerazioni, appariva sintomatico questo addio funebre che si consumava nell'isolamento e nell'assenza di cittadini e di associazioni civili e religiose in una mattina primaverile tra i colorati moderni capannoni di un parco commerciale. Sono invisibili i Rom, o sono invisibili i cittadini per giunta cattolici e le associazioni del luogo?

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