TREDICI APOSTOLI
Recensione pubblicata su Aggiornamenti Sociali n. 6/2013
Titolo: La buona novella. Storie di preti di frontiera
Autore: Ilaria Urbani
Prefazione: Roberto Saviano
Edizione: Guida, Napoli 2013
La “buona novella” - il titolo del volume è preso in prestito dal
concept-album di Fabrizio De Andrè
ispirato ai Vangeli apocrifi -, sono le storie di tredici preti che vivono
e operano in diverse frontiere o periferie dell’area napoletana. Le loro storie sono state
raccolte con partecipazione da Ilaria Urbani, giornalista collaboratrice di
Repubblica Napoli, che evita volutamente la forma intervista in modo che i loro
racconti diventino un’unica voce, quella sua e le loro messe insieme, un libro
corale. "In ogni periferia in cui sono stata, testimonia la Urbani nella premessa, mi
sono sempre imbattuta in una chiesa aperta, in un oratorio, o in una
sagrestia ospitale. [...] Ho sempre trovato un altro punto di vista, per
andare oltre la cronaca, una lettura dei fatti cui non avevo pensato
prima".
Le storie di questi “tredici apostoli”, alcuni
noti altri meno noti, che non sono né
eroi né antieroi, spaziano dall’area
Nord di Napoli (Secondigliano, Scampia, Miano) dove troviamo ben cinque
presenze tra cui due gesuiti, a quella orientale, ai Quartieri spagnoli, alla Sanità, Pozzuoli
e Castel Volturno, e manifestano una
conoscenza del loro ambiente che ricostruisce i fili di una storia sociale dei
diversi territori, con episodi inediti per la partecipazione diretta ad eventi non sempre riportati dalla
cronaca o dimenticati. Si rivelano
antenne sensibili per la penetrazione dei problemi dell’ambiente di vita nel
corso di decenni di impegno, ma nel contempo operatori sociali “volontari” per
le iniziative intraprese creativamente per il contrasto alla criminalità organizzata e al traffico e
diffusione della droga, per avviare soluzioni alla mancanza di lavoro specialmente delle
giovani generazioni, all’ottusità mentale di strati meno privilegiati,
all’indifferenza di altri. E ai reclusi nei carceri di Poggioreale e
Secondigliano che provengono da queste
periferie problematiche.
Un
manipolo di testimoni variegato
per provenienza, sono napoletani ma
anche centro-settentrionali e due
africani, sacerdoti diocesani e religiosi, hanno un piglio
imprenditoriale ma sempre educativo, hanno creato - in mezzo a difficoltà e
resistenze - cooperative e associazioni sociali, oratori, iniziative
scolastiche e di avviamento al lavoro, di sostegno a bisogni primari per napoletani ma anche immigrati e rom. Hanno dato fiato alla denuncia
della violenza e ingiustizie perpetrate, ma optato sempre per risposte
concrete e la crescita delle coscienze.
"Tredici uomini coraggiosi, chiosa Roberto Saviano nella Prefazione, che ci mostrano
quotidianamente cosa voglia dire la
parola missione, cosa significhi amare il prossimo e cosa sia davvero la Chiesa" . Un volume
edificante ma non celebrativo, perchè
specchio di testimonianze di vita che parlano da sole e sono portatrici di
speranza non solo per territori di frontiera, raccontate laicamente.
Perchè non pensare a raccogliere anche le storie di donne e uomini volontari di frontiera negli stessi ambienti?
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