GIOVANI LASALLIANI A SCAMPIA: "ABBIAMO TROVATO LA LEGGEREZZA..."
È la
settima volta negli ultimi tre anni che i giovani del Collegio San Giuseppe -
Istituto De Merode di Roma vengono a Scampia, accompagnati dagli Associati,
insegnanti che hanno preso impegno pubblico di vivere la propria vita cristiana
e professionale nel carisma e per la missione educativa lasalliana, e da altri
colleghi. Il
primo obiettivo per gli insegnanti è vivere comunitariamente un'esperienza di
servizio con i propri alunni per condividere qualcosa di importante e di
fondante del carisma lasalliano, coinvolgendo principalmente i giovani del
Movimento Giovani Lasalliani.
Altro
obiettivo, altrettanto importante, è formare i giovani ad esser persone per gli
altri e non solo studenti che puntano alla realizzazione personale e al
successo. C'è
anche il desiderio di far scoprire loro altri aspetti della realtà e di rendere
la scuola un luogo di educazione, non solo accademica, alla giustizia e alla
solidarietà.
I
pensieri che seguono sono frutto di testi composti dai giovani come riflessione
sull'esperienza vissuta da cui questa frasi sono state stralciate.
Gli
occhi dicono molto più dell'aspetto.
Non si
può stare lontani da Scampia... il problema sono i mesi che bisogna aspettare
prima di tornarci: sono un'attesa infinita ma bellissima, come quando da piccoli
si aspetta Babbo Natale per i regali.
Una cosa
che mi ha colpito dei bambini del campo Rom è quando ce ne stavamo andando via e tutte le bambine mi hanno
salutato e abbracciato come poche persone avevano fatto e si vedeva che quei
gesti erano spontanei e pieni d'amore.
I
ragazzi di CasArcobaleno sono particolarissimi, sono estremi in tutto: nel
trasmettere emozioni, nel parlare, nel giocare però è questo che li rende così speciali.
Trovare tanto amore e tanta
felicità in un quartiere comunque sia, malfamato, può essere un qualcosa di
talmente appagante che neanche tutto l'oro del mondo può raggiungere.
Mi trovo tra queste mura
colorate e respiro aria di fratellanza e di condivisione... venire a Scampia è
qualcosa che arriva nello stomaco, simile a quando t'innamori, farfalle che
volano nello stomaco, immagini tristi e sorrisi si riflettono ripetutamente
nella mia mente.
Ho visto la realtà sotto un
diverso punto di vista, ho capito che nulla deve esser dato per scontato e che
la felicità si trova specialmente nelle piccole cose.
Al Campo Rom l'ambiente è
sporco, puzza, ma non c'è niente di meglio che vedere il sorriso di un bambino
che ti ringrazia di aver giocato con lui.
Prima di Scampia non avrei mai
immaginato di guardare gli zingari come amici con cui uscire e divertirsi.
Ho paura che l'aiuto che ho
dato non sia stato abbastanza e sia stato solo passeggero, mentre ciò che ho
imparato da questi ragazzi mi accompagnerà per tutta la vita.
Qualcosa
è realmente cambiato in me... non so cosa, né perché... ho dovuto passare oltre
il mio pregiudizio: fare qualcuno felice è come esser tu stesso felice.
Le
emozioni provate in questi giorni sono state troppo forti per esser descritte e
se qualcuno me le chiedesse, potrei solo rispondere: "Prendi il treno..
vedile e vivile!".
Tutto a casArcobaleno ha senso!
Questa
bambina Rom con cui sono stata per due pomeriggi insieme è stata in grado di
farmi cambiare idea su tante cose e mi ha fatto capire veramente quanto sia
stata fortunata ad esser nata in una famiglia come la mia ed è stato solo
grazie a questa esperienza che sono potuta crescere e maturare.
Io ho
trovato leggerezza nei bambini Rom.
Penso che 4 giorni a Scampia
possano cambiare la vita, anche
radicalmente, ti possano curare le ferite che hai dentro, ti possano
accendere un fuoco che non si spegne più. Grazie Scampia!
Alessandra, Alessandra, Alessandro, Alice,
Andrea, Angela, Arianna, Edoardo, Giulia, Giulia, Ludovico, Lucrezia, Mario,
Michela, Ortensia, Paolo, Pietro, Vittoria.
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