NEL CAMPO ROM DI SCAMPIA, TRA SOGNO E PROFEZIA/2
Gina
di fratel Enrico delle Scuole Cristiane
Arriviamo al campo Rom. C'è sempre molto entusiasmo. Il primo bambino
che vede le macchina, una piccola vedetta Rom, corre baldanzoso ad avvisare gli
altri. Più ci avviciniamo, più bambini vengono a salutarci sorridenti,
sporchissimi, festanti. Infiniti "ciao" risuonano nell'aria, melodia
celestiale. Scendiamo. Tutti ci corrono incontro, chi abbraccia l'adulto cui è
più affezionato, chi batte il cinque a tutti, chi sorride e, timidamente, aspetta
un po' in disparte. Sanno che siamo qui per loro, ci aspettavano. Come non
pensare all'insegnamento sapiente della volpe al piccolo principe?
Gina, una ragazza Rom, si stacca dal gruppo e torna con il suo nugolo
di bambine e bambini all'interno del campo. Gina è la ragazzina che vuole
sempre distribuire i colori agli altri, decisa e un po' permalosa, vuole
gestire il tutto e anche un po' gestirci. Torna correndo dal campo, ha una busta
di plastica gialla in mano, corre da Giorgia e le dice: "Ecco le tue
scarpe che hai lasciato qui ieri!" Il tono è perentorio. Giorgia,
imbarazzata, prende il sacchetto con le sue scarpe. Tra noi gagè, noi
volontari, noi cristiani, c'è un silenzio abbracciato da stupore: Gina è
scalza, i piedi sicuramente callosi sono neri. L'abbiamo sempre vista correre
sul cemento, tra i vetri di bottiglie rotte, nel fango, tra la polvere... Chissà
se ha mai avuto un paio di scarpe. E’ scalza e nella sua profonda umanità e
gratitudine ha conservato gelosamente il paio di scarpe di Giorgia per
ridargliele. Dal sorriso e dagli occhi splendenti che ha, non credo abbia mai
pensato di tenersi quel bene prezioso per sé: erano di una sua amica, di chi
viene a giocare con lei e tutti i suoi amici. Gina, ragazzina Rom scalza,
restituisce le scarpe.
Ci guardiamo, gli occhi lucidi, meravigliati, entusiasti, stupiti. Gina
ci ha insegnato la dignità, la gratitudine, il rispetto, la legalità, il valore
dell'amicizia, l'umanità, la ricchezza del Regno di Dio. "I Poveri li
avrete sempre con voi…", coloro che non accumulano, non tengono,
disperdono, donano... rendono bello, vero giusto e luminoso il nostro mondo. Meno
male che ci sono loro, così potremo essere salvati.
Grazie Gina, maestra, giudice e salvatrice del nostro vivere, del
nostro donare, del nostro credere, del nostro sperare, del nostro amare.
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