La propaganda di Salvini: un regresso civile e culturale del settentrione
tratta da milanofree.it |
La cosiddetta “capitale morale” d’Italia”, Milano, e l’attiva
Lombardia, sono capaci nel contempo di elevare i modernissimi padiglioni dell’Expo
2015 e di esibire il preoccupante
fenomeno Salvini, segretario della Lega lombarda. C’è da preoccuparsi per le affermazioni assurde
di voler radere al suolo i campi Rom dopo un congruo avviso di sfratto, e
poi... A nostro avviso, al di là delle ovvie ragioni politiche di raccattare
voti sotto la bandiera del populismo o lepenismo (riteniamo in Francia la Le Pen di
altra caratura politica, se mette da parte anche il padre), colpisce il
regresso civile e culturale di questa propaganda che ignora volutamente la protezione internazionale ed europea delle
minoranze, comprese le popolazioni Rom nei diversi paesi, ed il seguito della
Lega in alcune regioni settentrionali e
centrali del paese. Dopo la secolare “questione meridionale” sotto questo
profilo si configura una preoccupante “questione settentrionale” alla ricerca di capri espiatori nella crisi
che non è solo economica ma di valori della
civiltà europea e di umanità. Sono
mancati forse gli agenti politici e culturali che arassero il terreno come la Lega, e non vellicassero le
paure e le insicurezze diffuse, con scorciatoie
che non onorano la storia e la civiltà delle stesse regioni
settentrionali.
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