GIOVANNI EVANGELISTA ED IL MUSULMANO. VOCI CONVERGENTI

Nel brano della Prima Lettera di Giovanni che abbiamo letto domenica scorsa si legge: "Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo  il nostro cuore qualunque cosa ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio".
Avevo letto il giorno prima il volumetto dello scrittore franco-musulmano Tahar Ben Jelloun, E' questo l’Islam che fa paura, Bompiani 2015. Nella Prefazione, riportando la preoccupazione del padre che non praticasse in modo costante l’Islam onnipresente ed incorresse nelle punizioni riservate ai non credenti, aggiunge: 
Mi disse: “Non devi rendere conto a nessuno su questa terra. Sei responsabile dei tuoi atti davanti a Dio. Se fai del male, ti ritroverai il male, se fai del bene, ti ritroverai il bene. L’importante è avere dignità. essere onesti, giusti, rispettare la parola data, rispettare i genitori, gli insegnanti, essere retti, solidali, fraterni. Sul resto vedrai. DIO E’ MOLTO PIU' GRANDE NELLA SUA MISERICORDIA”.

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