Le ruspe di Salvini e dei cittadini leghisti

Seguendo questa sera i vari telegiornali, ad un certo punto è apparso Matteo Salvini in propaganda elettorale attorniato da fan e da un uomo che esibiva una ruspa giocattolo, col significato simbolico dei campi rom da rottamare, secondo le grida del Segretario della Lega. E’ un gesto che suona cattivo presagio di altre persecuzione della storia recente, con l'interrogativo: chi si rottamerà domani, se si indicano all’odio determinati gruppi sociali, una volta cacciati i Rom? Almeno Bossi a suo tempo si contentava di gesti simbolici come le ampolle dell’acqua della sorgente del Po per fondare l’identità del popolo padano, anche se poi è stato autore della Bossi-Fini non certo benevola per regolare i flussi migratori. E’ preoccupante, a nostro avviso, che gruppi di cittadini del "fu" sviluppato e civilissimo Nord-Est si lascino plagiare da chi indica come capri espiatori dell’insicurezza e della crisi sociale poche migliaia di Rom sistemati in campi, certo da superare con opportune alternative alloggiative.

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