MESSAGGIO DI PENTECOSTE

di Fabrizio Valletti sj


In vista della Pentecoste.
Non è come le altre feste, investite da tanti orpelli culturali e di consumo...
La Pentecoste ricorda come Maria, gli apostoli e i pellegrini a Gerusalemme furono investiti dallo Spirito del Cristo Risorto.
Nella esperienza di molti è la ricorrenza che più intensamente vede l’umanità come protagonista del più radicale dei cambiamenti... Non è più solo l’Incarnazione che rende l’umanità ricca della stessa immagine del Creatore. Lo Spirito che dà vita si innesta nella stessa nostra esistenza per trasformarla ed assicurarle la pienezza dello splendore e della gioia in una chiamata alla responsabilità.
In questa luce risalta ancora di più tutta la desolante vicenda storica di una bellezza violata, di una pace mai realizzata, di una giustizia umiliata, di una gran parte di popoli che non hanno mai raggiunto libertà e autonomia. Addolora l’essere immersi in una contraddizione evidente, fra situazioni di ricchezza e potere senza limiti e la condizione di miseria, di ignoranza e di impossibilità di far valere i propri diritti e la propria dignità per troppe persone.
 
Quarantacinque anni fa nel giorno di Pentecoste fui ordinato presbitero da Paolo VI. Posso dire sottovoce ma con decisione che sono stati anni di grande gioia per il servizio che ho potuto offrire nelle diverse opportunità che la Compagnia di Gesù mi ha offerto. Di certo avrò scontentato molti e tanti altri fatto soffrire... Lascio il giudizio al Padreterno e la fiducia nella sua Misericordia.
I migliori ricordi sono legati alle esperienze di evangelica immersione nel cuore
delle persone, nei tentativi di promuovere educazione e crescita sociale, di condivisione con i più poveri, con i sofferenti e con i carcerati.
Quando a quindici anni dipinsi una Madonna, durante la notte prima dell’esame di latino (e fui bocciato...), intuii che il fuoco dello Spirito aveva invaso la vita della fanciulla di Nazaret tanto da portarla per vie parallele fra umanità e divinità a partorire il piccolo Gesù. Un titolo di fantasia: "Madonna parallelo pirofila".
Come in quella quasi infantile pittura, così oggi sento con più consapevolezza come il fuoco dello Spirito conduca la mia piccola vita a incendiarsi per il servizio, a cercare nelle linee parallele dell’umanità e della divinità la via per incontrare Gesù in ogni circostanza, in ogni persona, nella speranza di un mondo che possa godere nella pace e nella giustizia lo splendore del Regno promesso e da realizzare.

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