Padre Giovanni Ladiana: una vita per fede e giustizia
“Svegliare le
coscienze: Reggio non tace”, così inizia
l'appassionata testimonianza di vita di padre Giovanni Ladiana, superiore
della comunità dei gesuiti a Reggio Calabria, con lo sguardo al mondo: Anche se tutti, io no. La Chiesa e l’impegno per la
giustizia, in collaborazione con Vittoria Prisciandaro, Editori Laterza,
Roma-Bari 2015. Il riferimento è al movimento civile non violento nato
all’inizio del 2010 in opposizione alla
violenza, prepotenza della ‘ndrangheta e della corruzione di amministratori e politici in
Calabria, movimento di cui padre Giovanni è stato ed è animatore e guida con tanti cittadini
responsabili.
Non si tratta dell'ennesimo movimento antimafia, perché il
valore positivo stella dell’azione sociale e
civile di padre Ladiana è la convinzione che “la vera sconfitta della
‘ndrangheta passa attaraverso percorsi di Coscienze democratiche che assumono
responsabilità personali” e ribadisce che “non è necessario essere cattolici:
perché è umano lottare contro la ‘ndrangheta e io sono cristiano se sono uomo”. Nel testo la parola Coscienza è sempre scritta con la C maiuscola per esprimere una
concezione di donna e uomo altamente civile e umana, da parte di un
prete-uomo, o uomo-prete.
Il titolo del libro fa riferimento all'acronimo ASTION, riscossa delle coscienze di un gruppo su Facebook che
interpreta le parole di Pietro all’Ultima Cena “Anche se tutti, io no”, e si
ispira ad una frase che padre Delp, condannato a morte a 38 anni, ed i
suoi confratelli assunsero come stella per le loro scelte di resistenza non
violenta al nazismo. Il volume, come un libro aperto che si legge tutto d’un
fiato, con uno stile coinvolgente e appassionato ripercorre le varie fasi della sua vocazione alla
Compagnia di Gesù, della formazione in Italia e all’estero, e dei vari luoghi di missione con episodi e incontri che hanno segnato la sua vita. Un'opera di testimonianza di vita o di spiritualità ignaziana se si vuole, vissuta con passione da uomo-prete e prete-uomo. In obbedienza alla missione affidata da Paolo
VI ai gesuiti (ai crocevia della storia, o alle frontiere esistenziali secondo
papa Francesco) e a quella della Congregazione Generale XXXII (1975) “di servizio
della fede di cui la promozione della giustizia costituisce esigenza assoluta”.
E’una sorta di storia di vita, di storia
dell’anima, il resoconto di un viaggio con cui padre Giovanni testimonia e continua la sua formazione delle
Coscienze. Il volume può utilmente essere letto non solo personalmente ma in
gruppi per la vivacità dello stile che
esprime la persona, per una crescita di
coscienze responsabili a Reggio Calabria o a Scampia, un contributo di educazione civica che muove
le responsabilità delle Coscienze. Ringrazio con convinzione Giovanni per questo svelamento di sé, perché qualche volta mi assale la
sensazione che questa razza di gesuiti, impegnati da una vita per la fede e la
giustizia nei crocevia della storia rappresenti gli ultimi Mohicani. Questa testimonianza
dà speranza. Anche perchè, rammenta padre Giovanni, sono arrivati padre Nicolas, Generale dei Gesuiti, e papa
Francesco, gesuita.
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