PAPA FRANESCO INCONTRA I MOVIMENTI DEI GESUITI E PARLA DI SCELTA POLITICA
tratta da asianews.it |
Credo
che questa domanda che tu hai fatto la risponderebbe molto meglio di me
padre Bartolomeo Sorge – non so se è qui: no, non l’ho visto … Lui è
stato uno bravo, eh? Lui è un gesuita che ha aperto la strada in questo
campo della politica. Ma, si sente: “Noi dobbiamo fondare un partito
cattolico!”: quella non è la strada. La Chiesa è la comunità dei
cristiani che adora il Padre, va sulla strada del Figlio e riceve il
dono dello Spirito Santo. Non è un partito politico. “No, non diciamo
partito, ma … un partito solo dei cattolici”: non serve e non avrà
capacità convocatorie, perché farà quello per cui non è stato chiamato.
“Ma, un cattolico può fare politica?” – “Deve!” – “Ma un cattolico può
immischiarsi in politica?” – “Deve!”. Il Beato Paolo VI, se non sbaglio,
ha detto che la politica è una delle forme più alte della carità,
perché cerca il bene comune. “Ma, Padre, fare politica non è facile,
perché in questo mondo corrotto … e alla fine tu non puoi andare avanti
…”: cosa vuoi dirmi, che fare politica è un po’ martiriale? Sì. Eh sì: è
una sorta di martirio. Ma è un martirio quotidiano: cercare il bene
comune senza lasciarti corrompere. Cercare il bene comune pensando le
strade più utili per quello, i mezzi più utili. Cercare il bene comune
lavorando nelle piccole cose, piccoline, da poco … ma si fa. Fare
politica è importante: la piccola politica e la grande politica. Ma,
nella Chiesa ci sono tanti cattolici che hanno fatto una politica non
sporca, buona; anche, che hanno aiutato alla pace nei Paesi. Ma pensate
ai cattolici qui, in Italia, del dopoguerra – alcuni: pensate a De
Gasperi; pensate alla Francia: Schumann, che ha la causa di
beatificazione … Si può diventare santo facendo politica. E non voglio
nominare più: valgono due esempi, di quelli che vogliono andare avanti
nel bene comune. Fare politica è martiriale: davvero un lavoro
martiriale, perché bisogna andare tutto il giorno con quell’ideale,
tutti i giorni, con quell’ideale di costruire il bene comune. E anche
portare la croce di tanti fallimenti, e anche portare la croce di tanti
peccati. Perché, nel mondo è difficile fare il bene in mezzo alla
società senza sporcarsi un poco le mani o il cuore: ma per questo vai a
chiedere perdono, chiedi perdono e continua a farlo. Ma che questo non
ti scoraggi. “No, Padre, io non faccio politica perché non voglio
peccare” – “Ma non fai il bene! Vai avanti, chiedi al Signore che ti
aiuti a non peccare, ma se ti sporchi le mani, chiedi perdono e continui
avanti!”. Ma fare, fare …
E proprio lottare per una società più
giusta e solidale. Qual è la soluzione che oggi ci offre, questo mondo
globalizzato, per la politica? Semplice: al centro, il denaro. Non
l’uomo e la donna: no. Il denaro. Il dio denaro. Questo al centro. Poi,
tutti al servizio del dio denaro. Ma per questo, quello che non serve al
dio denaro si scarta. E quello che ci offre oggi il mondo globalizzato è
la cultura dello scarto: quello che non serve, si scarta. Si scartano i
bambini perché non si fanno bambini o perché si uccidono i bambini
prima di nascere; si scartano gli anziani, perché … ma, gli anziani non
servono: ma adesso che manca il lavoro vanno a trovare i nonni perché la
pensione ci aiuti, no? Ma servono congiunturalmente, no? Ma si
scartano, si abbandonano gli anziani. E adesso, il lavoro si deve
diminuire perché il dio denaro non può fare tutto, e si scartano i
giovani: qui, in Italia, giovani dai 25 anni in giù – non voglio
sbagliare, correggimi, eh? – il 40-41% è senza lavoro. Si scarta … Ma
questo è il cammino della distruzione. Io cattolico guardo dal balcone?
Non si può guardare dal balcone! Immischiati lì! Dà il meglio: se il
Signore ti chiama a quella vocazione, va lì, fai politica: ti farà
soffrire, forse ti farà peccare, ma il Signore è con te. Chiedi perdono e
vai avanti. Ma non lasciamo che questa cultura dello scarto ci scarti
tutti! Anche scarta il Creato, ché il Creato ogni giorno viene distrutto
di più. Non dimenticare quello del Beato Paolo VI: la politica è una
delle forme più alte della carità. Non so se ho risposto…
Tratto dalla trascrizione integrale su Radio Vaticana.it del dialogo in Vaticano tra Papa Francesco e i membri della Comunità di vita cristiana (CVX) - Lega Missionaria Studenti d’Italia, circa 5.000 persone.
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