Abolire i campi rom o offrire altre opportunità?

Ieri sera nel corso della trasmissione televisiva “La Gabbia” condotta da Gianluigi Paragone è stata proposta ai presenti la seguente domanda: “Bisogna abolire i campi Rom: SI’ o NO? La stragrande maggioranza dei rispondenti ha risposto SI’ (80%). E’ un esempio di come non formulare domande per la raccolta di opinioni, e della scarsa o nulla affidabilità di questi sondaggi, pur riconoscendo che non hanno intenzioni scientifiche ma solo di promuovere la partecipazione dei presenti.

In primo luogo è noto dalla categorizzazione scientifica ed amministrativa che i campi rom si suddividono in: ufficiali perchè predisposti dai Comuni, tollerati, abusivi. Quali di questi vanno aboliti per ragioni di civiltà e si direbbe di decenza umana? Giustamente il conduttore, dopo la proclamazione del risultato, ha osservato, anche se sottovoce: “Poi bisogna costruire le case per loro”, cioè offrire alternative allogiative come da oltre un decennio Associazioni pro Rom hanno proclamato in presenza di sgomberi da parte delle Autorità locali

Non è estraneo al tenore delle risposte un filmato precedente sulle reazioni motivate ed esagitate di cittadini di via Battistini in seguito all’episodio dell’incidente mortale provocato da una folle corsa di un auto guidati da Rom. Consta che la comunità filippina locale che ha subito la perdita di Cory abbia avuto reazioni sopra tono per l’eliminazione dei Rom dal quartiere, o piuttosto che si faccia giustizia punendo i colpevoli?
Ciò detto, la sistemazione abitativa precaria e degradata dei Rom in “Campi nomadi” va certo superata secondo anche le indicazioni dell'Unione Europea, vergognandoci che su questi campi abbiano lucrato faccendieri e cooperative.

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