Fuoritempio/2 - Grandi madri nella storia della salvezza
di Domenico Pizzuti e Giacomo D'Alessandro
Pubblicato su Adista Notizie n° 42 del 05/12/2015
Anno C, 27 dicembre 2015, Sacra Famiglia
1Sam 1,20-22.24-28 | Sal 83 | 1Gv 3,1-2.21-24 | Lc 2,41-52
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in
mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli
che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue
risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio,
perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti
cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io
devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue
parole.
Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro
sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù
cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Ad un’attenta riflessione, nella festa liturgica della
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si leggono ben due testi
(prima lettura dal libro di Samuele e Vangelo secondo Luca) focalizzati
su due madri. Madri i cui figli sono doni ricevuti dal Signore e a Lui
restituiti, in occasione di un pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme.
Anna, nel primo caso (1Sam 1,20-22.24-28), concepisce e
partorisce un bambino che chiama Samuele «perché dal Signore l’ho
ricevuto», e con il marito si reca al Tempio di Gerusalemme ringraziando
Dio e affermando che Samuele «per tutti i giorni della sua vita è
ceduto al Signore».
Il soggetto in primo piano nel rapporto con il Signore è Anna, mentre il marito rimane sullo sfondo.
Nel Vangelo dell’infanzia di Gesù secondo Luca (Lc 2,41-52) si fa
invece riferimento alla presentazione (o meglio rivelazione) di Gesù ai
sacerdoti del Tempio di Gerusalemme. Il culmine del racconto è la
risposta di Gesù alla madre che lo cerca con angoscia: «Non sapevate –
dice Gesù – che devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Gesù rivela il rapporto unico con il Padre, che è il principio
guida della sua missione e delle sue scelte che compie senza farsi
condizionare da interferenze familiari. L’evangelista Luca sembra voler
dare espressione alla realtà nuova e sconvolgente che la fede cristiana
ha fatto intuire nella vicenda umana di Gesù di Nazareth: assume sì la
condizione fondamentale e vitale della famiglia (in ogni sua forma), ma
guardando in alto da Figlio del Padre con noi e per noi. Allo stesso
modo siamo invitati ad essere pienamente umani nella vita famigliare,
tenendo alto lo sguardo a un annuncio evangelico per tutti.
La testimonianza biblica ci riporta situazioni di umanità tale da
generare una speranza e una fede più grandi e più forti delle
piccolezze terrene. Queste donne vivono i loro desideri, le loro sfide e
le loro scelte con grande autonomia e con grande coraggio. Così Gesù si
ritrova a generare un conflitto, un atto più o meno voluto di
ribellione nei confronti dei suoi genitori, rispondendo anche con
apparente sgarbo alla loro domanda angosciata: e perché mi cercavate?
Sbagliavate voi a preoccuparvi. Poi sembra pentirsene, sembra capire il
suo errore, e ritorna «loro sottomesso», ricostituisce un'armonia
famigliare che lo mette in condizione di crescere in bellezza e
sapienza. Ma come in ogni figlio, molto del merito va alla sensibilità e
alla libertà interiore con cui una madre lo accompagna giorno dopo
giorno.
Gesù non era certo un figlio nato adulto, né la sua crescita
scevra dai problemi e dalle tensioni tipiche di tutti i rapporti
madre-figlio. Maria matura quella grande umanità e quello sguardo
fiducioso e amorevole che, fuori da ogni retorica devozionista e
alienante, la rende una donna “generatrice di salvezza”, feconda e
vivifica.
Entrambe le donne, Anna e Maria, generano con lacrime e cuore
trafitto i loro figli: una, Anna, il profeta di Israele; l’altra, Maria,
il figlio prediletto del Padre. Sono grandi madri nella storia della
salvezza. Sono in modo diverso veicoli del divino. Senza romanticismi,
nella catena della vita dovrebbero avere il primato nella società e
nella Chiesa.
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