L'attacco a Bergoglio, che imbarazzo

di Giacomo D'Alessandro


La Stampa riporta nuove rivelazioni di colui che ha chiesto con scalpore le dimissioni di papa Francesco, il quale sarebbe reo di non aver confermato o rafforzato le presunte sanzioni al cardinale molestatore seriale McCarrick. 

Basta leggere per accorgersene: quello che dovrebbe essere, nel desiderio di molti, un letale attacco a Bergoglio, si sta rivelando giorno dopo giorno un'ammissione di colpevolezza (come se ce ne fosse bisogno) dei suoi predecessori, il cui governo su tutta una serie di fenomeni gravi è stato a dir poco imbarazzante, e di sicuro mai trasparente. 
Per le persone parlano i fatti. Chi semina raccoglie.
E comunque, l'istituzione gerarchica per un motivo o per l'altro sta riversando alla luce quel marciume accumulato nei secoli, che si spera consegni presto alla storia la sua gran parte di strutture di potere che nel Vangelo non hanno alcun fondamento.

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