Dispersione di migranti: indignazione e maledizione
di Domenico Pizzuti
Le segnalazioni di
allontanamenti di migranti dai centri di accoglienza in varie città, sentire che le strade si vanno riempiendo di uomini,
donne e bambini senza tetto, come documentato dall’Avvenire, trovano radice nell'esecuzione del
Decreto legislativo sulla “Sicurezza”, approvato in Parlamento e firmato dal
Presidente della Repubblica, e penalizzano i migranti più deboli per il loro
status, - una sorta di pulizia etnica - contribuendo ad aumentare
clandestini e senza tetto e si direbbe a privare se non punire di
riconoscimento, protezione e sussidi
economici le strutture di accoglienza.
Si può affermare senza dubbio che in
tutta questa politica anti-immigrati di stampo salviniano c’è mala volontà di
chiusura di frontiere e di esclusione sociale dell’Altro diverso, debole e
fragile che da noi approda, e di non fare “comunità” nella diversità e
fraternità umana, quindi una perdita di umanità. Di fronte a queste
misure di dimissioni più o meno
giustificate, sale l’indignazione per queste esclusioni (secundum legem, per
togliere protezione, aiuto, ed accoglienza) e qualche maledizione simile a
quella del giornalista Mario Appelius durante l’ultimo conflitto bellico così
attualizzata: “DIO STRAMALEDICA SALVINI,
i suoi sodali ed il popolo leghista” perché queste politiche e misure
costituiscono un reato contro l’umanità nelle persone più deboli, fragili,
senza riconoscimento e protezione.
In aggiunta il salmo 7 di un giusto
calunniato recita: "La sua malizia ricade sul suo capo / la sua violenza
gli piomba sul suo capo / Loderò il signore per la sua giustizia".
C’è da
riscoprire e propagare una “Civiltà dell’Umano”, perché aprire porte, porti e
confini al migrante dell’altra sponda non è una perdita ma un acquisto nel cammino
dell’umanità in perenne mobilità.
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