Mafie, promesse senza storia

di Domenico Pizzuti


Il Ministro dell’Interno consegnando a Parma alla Guardia di Finanza alloggi sequestrati alla 'ndrangheta, con espressioni di orgoglio nazionale di uno Stato più forte di mafia, camorra e 'ndrangheta, tipiche del personaggio, faceva una promessa: "Siamo più forti noi. Possono tener duro ancora qualche mese o qualche anno, ma mafia, camorra e `ndrangheta saranno cancellate dalla faccia di questo splendido paese, ce la metteremo tutta". 

Non si tratta solo di una facile promessa da Ministro che si intesta uno stato forte nei confronti delle note organizzazioni criminali del nostro paese, ma anche di una non adeguata consapevolezza della gravità, diffusione e penetrazione delle mafie in tutto il Paese. E' di oggi la notizia di arresti di esponenti della 'ndrangheta a Trieste. Nella fenomenologia delle mafie si ravvisa per scopi di profitto uno strumentale relazionarsi con le istituzioni amministrative e politiche locali, oltre ad una simbiosi con le comunità e le subculture meridionali. 

E’ noto che nell’opera più che centenaria di contrasto alle organizzazioni criminali si è sviluppata negli ultimi decenni un’efficace legislazione ed azione giudiziaria, presa in considerazione anche in altri paesi, che ha inciso sulle strutture mafiose con la decapitazione di capi storici ed affiliati. In tal modo lo Stato si è dimostrato più forte di tali organizzazioni criminali, ma l’opera di contrasto non ha tregua. Una maggiore conoscenza storica di un fenomeno così radicato ma anche contrastato, lungo un secolo e mezzo con successi e sconfitte, non guasta ad un alfiere di uno Stato che si dimostra più forte delle organizzazioni criminali e che dovrebbe costituire una priorità della programmazione politica, di cui non c’è traccia in quella dell’attuale governo del cambiamento. 

Le facili promesse di cancellare un fenomeno nell’arco di un anno o poco più, a cui nessuno può credere, valgono più come manifestazione di impegno a continuare, sostenere e perpetuare efficacemente l’opera di contrasto ad un grave cancro non ancora estirpato del nostro paese.

Consigliamo agli interessati due libri recenti che possono illuminare il fenomeno: A. La Spina, Il mondo di mezzo. Mafie ed antimafie, Il Mulino; S. Lupo, La mafia. Centosessant'anni di storia, Donzelli 2018.

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