Tre strade per i Gesuiti oggi

di Domenico Pizzuti sj


Preziosa la nota del Preposito Generale della Compagnia di Gesù al volume dello storico La Bella I Gesuiti. Dal Vaticano II a Papa Francesco. Soprattutto per il richiamo a due punti capitali del carisma della Compagnia: il servizio alla Chiesa nell’attuale Romano Pontefice, Papa Francesco, e la massima autorità istituzionale rappresentata dalle Congregazioni Generali, specialmente quelle che hanno modellato la missione della Compagnia di Gesù nel periodo studiato dall'autore.

In primo luogo, a mio avviso, si trattava di fondare l’obbedienza ed il servizio all’attuale romano Pontefice, Papa Francesco, di fronte a resistenze e indifferenze anche in ambito religioso, esplicitata come consonanza di pensiero, azione, movimento, abbandonando il peso di pratiche e tradizioni, cioè tutto ciò che è stato accumulato nella vita precedente, come osservava lo stesso Padre Sosa. Da questo punto di vista vorrei ancora mettere in rilievo i frequenti viaggi apostolici internazionali di Papa Francesco, icona di una “Chiesa in uscita” da palazzi e templi per incontrare altri popoli, comunità, culture, per annunziare la buona novella della pace, giustizia, rispetto dell’ambiente, accoglienza dei migranti.

In secondo luogo, mi è sembrato vitale evocare il significato normativo delle Congregazioni Generali, spesso sottovalutate per la missione attuale della Compagnia di Gesù con decreti elaborati, specie quelli ispirati dal beato p. Pedro Arrupe su fede e giustizia che hanno nel post-concilio provocato tensioni e resistenze nella Compagnia e nella Chiesa. Il P. Sosa specifica in merito che "la massima autorità istituzionale, cioè la Congregazione Generale ha aperto orizzonti originali alla formulazione della missione dei gesuiti . (...) Un unico corpo al servizio della fede ed alla promozione della giustizia, aprendosi al dialogo con le culture e le religioni".
Evidenzia il carattere normativo dei Decreti delle Congregazioni Generali, specialmente recenti, e solleva il problema dell’attuazione o meno di esse nella vita ed attività dei gesuiti in Italia, pur con interessanti tentativi di rinnovamento e programmazione delle attività. Cioè l’assimilazione dei decreti nella mente, nella spiritualità, nella vita, nelle attività dei gesuiti, o se si vuole l’inculturazione personale e collettiva. Ostano, a nostro avviso, ambienti e culture locali, anche religiose, e talora una vita comunitaria soddisfacente. ma chiusa all’esterno.

Raccolgo infine alcuni aspetti interessanti che secondo p. Sosa hanno interessato il corpo della Compagnia di Gesù negli ultimi decenni:

1. INCULTURAZIONE: "L’esplosione della multiculturalità come risultato di un audace e complesso processo d’inculturazione in una magnifica varietà di culture in tutti i continenti. Oggi la Compagnia di Gesù è un corpo multiculturale “disperso” non solo geograficamente ma in una grande varietà di culture". E nota che buona parte della crescita della Chiesa si si deve all’audacia di missionari capaci di inculturare il messaggio del Vangelo.

2. LA CHIESA DEL LAICATO: il p. Generale riscopre e richiama un aspetto che ha segnato la Congregazione Generale XXXIV (1995), Decreto n. 13 dove con audacia si afferma: "Una lettura dei segni dei tempi a partire dal Vaticano II mostra senza ombra di dubbio che la Chiesa del prossimo millennio sarà la chiesa del laicato". A nostro avviso si tratta ta di una rivoluzione sopita, non riducibile alla collaborazione dei e con i laici nel lavoro apostolico e sociale, per un clericalismo di ritorno in molti ambiti della Chiesa.

3. LE PREFERENZE APOSTOLICHE UNIVERSALI, frutto di un discernimento in tutto il corpo della Compagnia ed approvate da papa Francesco:
- indicare il cammino verso Dio mediante gli Esercizi Spirirituali e il discernimento;
- camminare insieme ai poveri ed agli esclusi del mondo, feriti nella loro dignità, in una missione di riconciliazione e giustizia;
- accompagnare i giovani nella creazione di un futuro di speranza;
- collaborare nella cura della Casa Comune.
Per attuare e vivere questi aspetti si richiede lo sviluppo e potenziamento della libertà interiore e promuovere la conversione personale e comunitaria.

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