A chi dà fastidio un Sinodo sui crimini ambientali

di Domenico Pizzuti sj


Il Cardinale Oscar Romero Mariadaga, sudamericano, a capo del ristretto Consiglio C9 chiamato a riformare la curia di Roma e la chiesa, commenta le ultime vicenda vaticane in un’ampia intervista su Repubblica di martedì 22 ottobre. Il caso è scatenato dalle anticipazioni del libro di Gianluigi Nuzzi, Giudizio universale, in merito al rischio default delle finanze vaticane. 

L’intervista a cura del vaticanista Paolo Rodari merita attenzione per la rappresentatività del personaggio ed il suo spessore umano, il carattere calmo, preciso, franco delle risposte e alcuni spunti inediti sulla vita della chiesa. Vogliono colpire il papato, chiosa il cardinale. Ci vogliono screditare prima dipingendoci in maggioranza come pedofili, ora accusandoci di noncuranza economica. Le ultime fughe di notizie hanno, a suo parere, l’obiettivo di destabilizzare sia la Gendarmeria sia la chiesa durante il Sinodo dei vescovi dai contenuti decisivi. Allora si fa parlare d’altro, oscurando l’evento sinodale.

Perché il Sinodo sull’Amazzonia darebbe fastidio a qualcuno? Lo sa, dice il cardinale senza remore, che parte della Chiesa statunitense non sa nemmeno che cosa sia la Laudato Sì, l’enciclica dedicata alla cura del creato che Francesco desidera sia conosciuta nella chiesa? "Fanno finta che non esista. Perchè una parte della chiesa sembra più interessata ai grandi donatori, alle compagnie del petrolio e carbone. In questo senso il testo del papa che chiede sviluppo sostenibile e giustizia sociale dà fastidio a chi è interessato solo ai soldi". Esiste un mondo cattolico statunitense che volutamente snobba il Papa sui temi ambientali. "Resta incomprensibile che una parte della Chiesa cattolica nonostante uragani, siccità, cambiamenti epocali come conseguenza evidente dell’azione dell’uomo, non ascolti questi messaggi della natura e non si interroghi".

Due domande intriganti riguardano tensioni all'interno della Chiesa; alcuni secondo l’intervistatore sostengono che il Sinodo voglia tradire la dottrina, in particolare abolendo l’obbligo del celibato ecclesiastico. La risposta è alquanto inedita: "In questi giorni a Roma ci sono tutti i vescovi amazzonici. Sa cosa fa il papa e con lui il Sinodo? Li ascolta. Perché fa tanta paura l’ascoltare?". Con franchezza evangelica il cardinale afferma che il Papa non ha alcuna intenzione di dimettersi. "Il popolo sta tutto con lui, mentre le persone contro assomigliano ai farisei, attaccati alla lettera ma non allo spirito". Una lezione da un salottino della Residenza di Santa Marta da un anziano ma vivo cardinale e da un vivace giornalista.

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