Un caffè letterario a Scampia. Il libro di Franco Maiello

di Domenico Pizzuti sj


Franco Maiello, Quasi un diario. Dal caffè letterario del Centro Hurtado, Napoli Marotta &
Cafiero Editori, 2019

L’ultimo lavoro di Franco Maiello, abitante di Scampia e scrittore attento dei fatti del quartiere, ha un carattere particolare perché si tratta di un “libro su altri libri”, - non scelti a caso -, in una determinata comunità, in un determinato periodo, letti ad alta voce, in pubblico, su cui aveva molti dubbi nell’avviare il lavoro di recensione e memoria per dare spazio al "mio desiderio di parlarne ancora con i vecchi amici ma anche con un più vasto pubblico". 

Si tratta appunto del “Caffè letterario del Centro Hurtado” di Scampia a quindici anni dal suo inizio nel 2004 di questa attività culturale che tuttora continua per l’interesse e la passione di Franco Maiello e della comunità degli appassionati del libro che lo segue nelle sessioni di lettura. Per chi non ha mai partecipato all’esperienza del Caffè letterario, la motivazione potrebbe essere quella di farsi trasportare nell’atmosfera che ha coinvolto i partecipanti, ma soprattutto, come sottolinea l’A. "leggere il diario di uno spaccato di vita di una comunità che lotta per sentirsi viva, osservare con interesse sociologico un esperimento di costruzione di identità in un quartiere discusso come Scampia".

E’ importante, al là di altri aspetti di questa esperienza culturale in una periferia napoletana sottolineati da recensori di questo libro, il riferimento alla costruzione di identità da parte di uno strato sociale che per sensibilità, gusti ed orientamenti culturali, se non di appartenenze professionali, manifesta una propria identità, distinta da altre di un quartiere non solo popolare. E accomuna in una comunità che si manifesta in una esperienza di lettura in pubblico di libri di varia letteratura, in un quartiere stratificato a partire dalle opportunità abitative (popolari ma non solo), frammentato per diverse originarie esperienze di vita degli abitanti. Si tratta di “affinità elettive” non solo culturali riguardanti la passione per il libro da leggere e gustare in pubblico, di un ceto professionale per sentirsi vivo, che trova poi una identificazione con il “Centro Hurtado” sede degli incontri, di Scampia naturalmente - riferimento mancante sia nel titolo del libro ed in altre parti del volume necessario per quelli che non hanno partecipato a questa esperienza - per non limitare il Quasi un diario alla comunità dei partecipanti agli incontri nel Centro Hurtado di Scampia, fondato ed animato dall'intraprendente p. Fabrizio Valletti, Un gesuita a Scampia (2017). 

Nella prefazione a questo nuovo lavoro, Fabrizio Valletti ha messo bene in evidenza la straordinaria rilevanza culturale e sociale che l’attività del Caffé letterario ha assunto a Scampia, quartiere divenuto nell’immaginario nazionale il simbolo di ogni periferia disastrata. L’esperienza del “Caffè letterario del Centro Hurtado” ha promosso cultura in una realtà originariamente priva di librerie, biblioteche e di luoghi di aggregazione dove costruire reti relazionali significative. 
In questa pubblicazione dell’anima e della memoria, Franco Maiello raccoglie quarantadue libri dei 157 letti nel corso dei quindici anni passati, troviamo romanzi, testi di poesia, saggi di carattere politico, filosofico, religioso, prodotti sia da autori di rilevanza nazionale ed internazionale, lontani dalle esperienze del territorio, sia di scrittori locali profondamente legati alle problematiche sociali di Scampia.

Coglie il significato soggettivo di questo lavoro Mario Corbo nella Postfazione: la narrazione che egli ci propone, quasi come un diario, è il racconto autobiografico di un animo in perenne ricerca individuale e aperta all’ascolto dell’altro.

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