Noi, la gente

di Domenico Pizzuti sj

La crisi derivante dalla pandemia di coronavirus e dei suoi effetti sulla vita/morte delle persone, nei vari territori del paese e del mondo, ci porta ad alcune consapevolezze.

E’ un prodotto o fenomeno naturale: il virus risale ad epoche remote della vita dell’uomo sul pianeta. E’ aperto - come appare in questi giorni - all’osservazione e all'analisi scientifica, per contenerne gli effetti distruttivi della vita umana. Razionalmente non può essere attribuito a qualche intenzione divina.

Come vive la gente la durezza dei provvedimenti per limitare la diffusione del virus? Come necessaria costrizione. Sviluppa nel contempo una forma di “adattamento” anche a questa situazione, valutando implicitamente costi e benefici personali, familiari, sociali.

Come vivere da cristiani questa crisi? Può essere questa situazione un’opportunità di rinnovamento individuale e sociale con la riflessione e interiorizzazione. 

“Ogni tempo di crisi contiene dolori, sofferenze, limitazioni... ma anche opportunità di rinnovamento individuale e sociale, dentro quello che è il processo comune dell'esame di coscienza. Queste opportunità di rinnovamento rimangono nascoste nei tempi di benessere, ma possono essere dissotterrate nei tempi di crisi, noi costretti a stare di più con le istanze interiori della coscienza. Abbiamo bisogno di voci di levatura intellettuale e di profondità religiosa e laica che indichino queste luci. Dipenderà solo da noi far rimanere buio questo tempo o illuminarlo, svelando le luci insite di un tempo di crisi come questo, non tanto diverso da altri tempi che possiamo ripescare per memoria storica” (p. Claudio Barretta sj).

Sono cambiate nelle persone le pratiche della preghiera e della lettura dalla parola di Dio? 

Riporto alcuni commenti dal mio profilo Facebook:

- Un vescovo: Questa epidemia è un avvertimento di Dio per farci riflettere.

- Commento mio: Non mettiamoci al posto di Dio, presumendo di sapere le sue intenzioni.

- Una signora credente di Scampia: A farci del male siamo bravissimi da soli… A Dio chiediamo

solo aiuto.