Migranti e Miserabili

di Domenico Pizzuti


Le tardive perentorie dichiarazioni del Primo Ministro Giuseppe Conte che non saranno tollerati flussi irregolari di immigrazione nel nostro paese da paesi della sponda del Mediterraneo, come la Tunisia, ha il sapore del dovere di ufficio nella attuale situazione di pandemia ancora in corso.

Sono principalmente motivate non tanto da flussi migratori eccedenti sulle nostre coste, quanto da ripetute fughe negli ultimi giorni di migranti dai Cara o Centri di accoglienza dove erano ospitati per osservazioni sanitarie per possibili diffusioni del virus non controllati nel nostro ambiente. 
Non ha perduto tempo Salvini per proclamare con faccia tosta che l’emergenza sanitaria è finita, ed il virus viaggia con i barconi: merita giustamente l’epiteto rivolto ai leghisti dalla cantante Fiorenza Mannoia: MISERABILI!

Queste fughe meritano qualche approfondimento sulla gestione di questi Centri di accoglienza e sulla vigilanza sugli ospiti di questi Centri e sulla disciplina che vi vige, per comprendere le motivazioni di queste fughe. Si tratta di aspetti congiunturali del fenomeno delle migrazioni forzate nel nostro paese attraverso canali irregolari di chi vuol fare profitti, come accennava il Premier Conte, con con questi viaggi poco sicuri attraverso il mar Mediterraneo. 
Il nostro Presidente, sulla scia di dichiarazioni del Ministro degli Esteri Di Maio, ha evocato un’accentuazione dei rimpatri nei paesi dove ci sono degli accordi. 

Abbiamo l’impressione che si tratti di affermazioni più per tacitare l’opinione pubblica che di reali ampie possibilità. Un ministro del governo francese ha osservato che in questi casi non si tratta di legare rimpatri e chiusura di risorse per i paesi di rimpatrio forzato, per evitare un doppio danno. 

Su questa problematica delle emigrazioni più in generale si deve rilevare la mancanza di una vera politica da parte del governo in carica e le difficoltà ad approvare le modifiche ai Decreti sicurezza dell’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini, che sono state rimandate a settembre prima delle elezioni regionali. Al di là dell’infausta continua propaganda elettorale del leghista Salvini, che ora cavalca la diffusione del virus attraverso i barconi di migranti che approdano nelle nostre coste, certo anche se sopita è diffusa specialmente in alcune regioni più progredite del nostro paese l’ostilità nei confronti degli stranieri extracomunitari che pure fanno comodo alle economie locali.

Da parte di organizzazioni ed aggregazioni ecclesiali, come il Centro Astalli Jesuit Refugee Service e la Comunità di Sant’Egidio di Roma più volte è stata indicata la via maestra per superare la pericolosità e irregolarità di questi viaggi nell’instaurare “Canali umanitari” con i paesi di provenienza, che è stata anche percorsa specie con migranti di campi di paesi del Medio Oriente. Ma si tratta, a nostra conoscenza, complessivamente di qualche migliaio di migranti regolari.

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