Grida Salvini

di Domenico Pizzuti sj



Nel suo peregrinare propagandistico in Campania, tra applausi e fischi, ed una multa per non indossare la mascherina, Salvini ha annunziato una mozione di sfiducia alla Ministra Azzolina: "Alla riapertura dei lavori, presenteremo una mozione di sfiducia a nome di 8 milioni di studenti e famiglie, di un milione di insegnanti, dei presidi e del personale scolastico tutto. La Scuola Italiana merita di meglio".

Non basta proclamare che si tratta di ennesima propaganda, perché a nostro avviso si tratta chiaramente di due atteggiamenti o prassi politiche: l’una populista del leader solitario ed unico della Lega, l’altro democratico secondo gli strumenti parlamentari. 

Infatti, nelle sue esternazioni di leader populista pretende di parlare, come hanno rilevato studi sul fenomeno populista come movimento, da leader a nome del popolo “vero” composto da famiglie, studenti, presidi, personale scolastico tutto sulla inefficacia della politica scolastica dell’attuale governo rappresentata dal Ministro per l’istruzione Azzolina, alle prese con la riapertura in sicurezza dell’anno scolastico. 

Un illuminante studio in proposito è quello recente di Nadia Urbinati, professoressa ordinaria di Teoria politica alla Columbia University di New York, dal titolo significativo, Io, il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia, Il Mulino, Bologna 2020, che sostiene che il populismo va considerata una variante del governo rappresentativo basata sul rapporto diretto tra un leader ed il suo popolo, rivendicato come “vero” contro l’establishment.

A sua volta la rappresentanza democratica si fonda su organismi specifici di rappresentanza, che il Nostro ignora perché è Lui a rappresentare il popolo “vero”, in questo caso sindacati, organismi di rappresentanza di presidi, insegnanti, personale scolastico, famiglie, studenti che hanno voce nell’arena politica sui problemi scolastici. 

Come rappresentante eletto in Parlamento, Salvini può avvalersi degli strumenti parlamentari messi a disposizione, come la mozione di sfiducia ad un Ministro. In questa sede Salvini agisce come rappresentante eletto della Lega partito all’opposizione dell’attuale governo e non del “suo” popolo di cui rivendica rappresentanza. 
In questa sovrapposizione rimane l’anima e la prassi populista di Matteo Salvini, che non si smentisce perché anche in Parlamento come in altre occasioni brandisce l’arma populista.

E’ fondamentale questa distinzione perchè non si tratta solo di propaganda leghista, populista nella figura del suo leader, che certo non interroga in alcuna occasione il suo popolo.

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