Tengo famiglia anche in Vaticano

di Domenico Pizzuti sj



Il ritiro della fiducia da parte di papa Francesco al Card.Angelo Becciu, con la dimissione dal Dicastero delle cause dei Santi e la sottrazione dei diritti del cardinalato per una gestione finanziaria nella Segreteria di Stato sotto indagine vaticana e civile, comprende secondo fonti giornalistiche non solo del settimanale ’Espresso anche alcuni bonifici di circa 700mila euro a favore di una cooperativa gestita dal fratello in Sardegna da fondi vaticani e non solo personali. 

Anche il porporato vaticano non sembra sfuggito al legame familiare espresso in un linguaggio diffuso con l’espressione “Tengo famiglia” da beneficiare in base alle cariche ricoperte nella Segreteria di Stato vaticana. Sembra quasi si tratti di una regola “Iuxta naturam e non contra naturam”, a cui non è facile sfuggire non solo in caso di bisogni familiari. Non si tratta, anche in questo caso, di fondi personali di cui disporre liberamente ma attinti con disinvoltura a casse vaticane con fondi di varia provenienza e destinati ad altri scopi. La disponibilità di fondi non solo per la carica ricoperta, manifesta poco rispetto per la destinazione dei fondi sotto mano e l’ uso del denaro secondo le intenzionalità dei vari donatori. Sembra quasi che i poteri delle cariche ricoperte di estenda anche a flussi di denaro ed al loro utilizzo non responsabile per vari giochi finanziari che possono venire alla luce ed essere sanzionati in base a irregolarità accertate.

Qualche mese fà abbiamo denunciato l’affaire dei camici sanitari che ha coinvolto il governatore della Lombardia Attilio Fontana con ampia risonanza da parte dei media, a parte si direbbe il modico valore monetario dell’affare, chiaramente anche in questo caso configura un favoritismo familiare per la mentalità che anche la famiglia debba trarre qualche vantaggio dal congiunto che è in politica, o ricopra cariche importanti nella Chiesa e può fare qualche favore o dare un mano ad una azienda nei due casi in questione (cooperativa del fratello in Sardegna, produzione di camici sanitari in Lombardia da parte di familiari stretti). Nel caso italiano dobbiamo aggiungere il classico “Tengo famiglia” non solo per i più bisognosi. Si tratta di due casi da accertare dalle rispettive magistrature, vaticana e civile, ma interessano per mentalità e comportamenti diffusi di beneficio delle rispettive famiglie.

Rimane da aggiungere che nel caso vaticano anche le più alte cariche dei vari dicasteri non restano impunite da papa Francesco una volta venute alla luce irregolarità finanziarie poste sotto osservazione per la necessaria trasparenza finanziaria dei vari dicasteri vaticani.

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