In memoria di mio fratello

di Domenico Pizzuti sj




Non potendo per ovvi motivi partecipare al funerale cristiano di mio fratello Francesco, e ringraziando per il dono della vita, a seguito di rovinosa ed immeritata caduta domestica che lo ha buttato a terra, tra tanti due brevi ricordi personali.

In primo luogo, si è impressa nella memoria la sua malattia da ragazzo (encefalite) che vedeva intorno al suo letto a Benevento i miei genitori in apprensione,  preoccupati alla ricerca di tutti i ritrovati per conseguire la guarigione del figlio, compreso il ricorso a santi guaritori. Espressione di cura ed affetto genitoriale, e dell’accompagnamento successivo nelle varie tappe della sua vita, e naturalmente con quello della sua consorte Flora con i figli.

A mio avviso si può non senza fondamento ritenere che in questo transito verso la luce del Regno di Dio siano i suoi genitori (Vincenzo e Lea) con il volto trasfigurato dalla luce divina ad accoglierlo e accompagnarlo affettuosamente nell’oceano di luce e pace del Regno di Dio.

Ad accompagnarlo in questa memoria e celebrazione sono certo la moglie Flora dolente con i due suoi figli Andrea e Daniela, la schiera di fratelli e sorelle con figli e nipoti, amici e vicini che hanno voluto tributargli questo omaggio.

Un secondo ricordo che è affiorato in questi giorni riguarda una lettera che mi scrisse - credo dall’estero - per comunicarmi la nascita del figlio Andrea, di cui era orgoglioso, perchè continuava con Flora attraverso la generazione il fiume della vita.

FRANCESCO, UOMO BUONO E GIUSTO, RIPOSA IN PACE.

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