Notte di Natale: come celebrare in casa

di Domenico Pizzuti sj


In riferimento alle discussioni, in tempo di covid-19, circa la celebrazione della Messa di Mezzanotte che interessa autorità dello Stato e la Conferenza Episcopale Italiana per soluzioni concordate, e le difficoltà di mobilità nella notte di Natale, si può pensare ad una celebrazione domestica della nascita del Bambin Gesù, nato, morto e risorto secondo la fede cristiana. 

Com'è stato suggerito a suo tempo anche dal sottoscritto per le feste pasquali del Giovedì Santo e della Pasqua di resurrezione, celebrate opportunamente in famiglia riuniti attorno alla tavola della cena e del pranzo, che ha avuto rispondenza da parte di famiglie del nostro territorio, anche per il prossimo Natale 2020 si può pensare ad una celebrazione in famiglia nella notte del 24. Naturalmente in un momento di calma e raccoglimento rispetto  ai preparativi del cenone che riunisce la famiglia, e secondo le regole emanate dalle nostre autorità per ragioni di sicurezza. 

Si può ipotizzare o di riunirsi davanti al Presepe, o attorno alla tavola famigliare, leggere un passo del Vangelo di Luca (cap. 2, 1-20) o di altro evangelista da parte del capofamiglia o della capofamiglia, o altro familiare, un breve commento anche per rispondere a eventuali domande di figli e nipoti, concludere con una preghiera spontanea e poi benedire la tavola che riunisce la famiglia ed altri congiunti. Il tutto in un clima di pace, gioia, serenità che consoli i presenti nella fede e speranza. La modalità concreta di questa celebrazione familiare è affidata alla preparazione e creatività dei presenti, e si possono formulare anche su questa sede alcune proposte di celebrazione. 

E’ un’occasione per ricordare e vivere il sacerdozio comune dei fedeli cristiani che ordinariamente viene obliato, ed i celebranti a Natale in questa liturgia domestica sono gli stessi capofamiglia, o la capofamiglia, o chi per loro insieme a tutta la famiglia radunata per questa celebrazione. Senza dimenticare, come suggeriva il Ministro Boccia, le sofferenze dei malati, le difficoltà dei medici, la gente che soffre. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede. In fondo il Signore, o il suo santo Spirito, è in noi, con noi e per noi. 

BUON NATALE FIN DA ORA.

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