Maria di Nazaret

di Domenico Pizzuti sj


Ho letto per approfondimento un prezioso volumetto di una storica del Cristianesimo e delle chiese all’Università Federico ll di Napoli, Adriana Valerio: Maria di Nazareth. Storia, tradizioni, dogmi, Il Mulino, Bologna 2017, pp. 118, uno studio sintetico, documentato, di chiara lettura su una figura religiosa che ha attraversato nei secoli non solo il mondo cattolico ed ha influenzato l’arte e la spiritualità di tutti i secoli. Su il <<caso Maria>> su cui è arduo scrivere perché secondo l’A. "i dati storici che la riguardano si intrecciano con l’elaborazione teologica delle comunità cristiane delle origini, la vita liturgica delle Chiese strutturate, le apparizioni mistiche e la devozione popolare che hanno portato a riconoscere in lei la donna privilegiata e unica: vergine, Madre di Dio, immacolata, assunta in cielo. (...) Per questo tra tra i piani della storia e quelli della fede, non è facile stabilire una netta separazione dal momento che le stesse fonti a nostra disposizione si collocano nell'ambito della riflessione teologica e dell’esperienza di fede" (pag. 7).

In un discorso ampio ed articolato la Valerio con attenta documentazione affronta i diversi aspetti del <<caso Maria>>, dalla prima letteratura cristiana canonica e apocrifa, alla fede popolare che ha sostenuto il suo culto con espressioni non solo in atti di devozione ma anche in opere letterarie ed artistiche; alle riflessioni teologiche sulla sua persona; all'evoluzione dogmatica; infine ai nuovi scenari interpretativi dopo il Concilio Vaticano II e che si sono arricchiti oggi dei contributi delle scienze umane e teologiche. Non mancano alcuni riferimenti alla presenza di Maria nel culto ortodosso e nella religione islamica che sottolineano l’importanza di questa figura che travalica la tradizione cattolica.

Oltre all'acribia nello studio delle scarse fonti bibliche e della prima letteratura cristiana, l’A, si avvale dei contributi delle scienze umane (antropologia, psicologia,semiotica), dell’esegesi biblica, della teologia femminista, nel restituire una figura plausibile di Maria da onorare con cognizione di causa nel culto e nella devozione popolare. Una lettura illuminante ed arricchente.

Commenti

Più letti