PD Live Matters

di Domenico Pizzuti sj


Nicola Zingaretti ha formalizzato le sue dimissioni da Segretario Del PD, e si iscrive ad un circolo territoriale del PD romano. Nessun ripensamento da parte sua che precisa che rispetterà le scelte dell’Assemblea già convocata per i giorni 13-14 marzo. L’annuncio delle dimissioni è stato accompagnato da parole dure che esprimono rabbia e sdegno nei confronti del partito che ha guidato: “Vergogna, da 20 giorni non sento parlare che di poltrone e primarie” - riprese da tutti i media, nelle dinamiche delle varie correnti interne aspiranti a posti di potere, mentre il paese è alle prese con l’emergenza sanitaria e sociale che produce sofferenze nella popolazione del paese. 

Secondo Achille Occhetto ex-segretario dei DS si tratta di “un’espressione forte e determinata di rivolta morale, il re è nudo”. A dire di Nicola Zingaretti sarebbe un atto di amore verso il suo partito per favorire un chiarimento perchè sembrava che lo stesso Zingaretti oggetto di contestazioni interne fosse “il problema” e quindi intendeva spingere il gruppo dirigente ad un confronto più schietto, plurale, ma senza ipocrisia per poter affrontare le scelte che si impongono. 

Non bisogna nascondere che i nodi politici da sciogliere sono importanti, ed a nostro avviso, al di là di dinamiche divisive da parte delle correnti interne al partito, riguardano in particolare la scelta strategica dell’alleanza strutturale PD con il Movimento 5 stelle con Conte 2 Presidente, sostenuta con decisioni collettive nella crisi di governo fino alla fine senza prevedere ed intravedere all’orizzonte la Presidenza Draghi di governo secondo le scelte dello stesso Mattarella per superare la crisi di governo. E definire il contributo che il Pd vuol dare alla nuova maggioranza, secondo la sua storia ed i suoi valori, in riferimento alla presenza di forze alternative nella maggioranza come la Lega di Salvini.

Hanno corso intanto gli adempimenti statutari come l’Assemblea già convocata per discutere secondo le sue competenze le dimissioni di Nicola Zingaretti e prendere le decisioni riguardanti la governance del partito in riferimento ai passi per eleggere una nuova Segreteria. Al di là delle malattie delle sue classi dirigenti si tratta di procedure democratiche, come previsto dalla nostra Costituzione. L’art. 49 nel Titolo IV sui Rapporti politici statuisce: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". 

Non è fuori luogo questo richiamo al “metodo democratico” che deve informare la vita dei partiti politici in riferimento alla recente apparizione nell’agone politico anche nel nostro paese di movimenti populistici, nazionalisti, autocratici per leadership personali che responsabilmente possono contribuire a determinare la politica nazionale accettando il metodo democratico del governo di cui fanno parte.

Riprendendo lo slogan dei neri degli USA contro le violenze e brutalità della polizia nei loro confronti “Black Lives Matter” (letteralmente “le vite dei neri contano” hanno valore e dignità), potremmo lanciare questo slogan per il PD nazionale e locale “PD Live Matters”, la vita del PD da cittadini aderenti o meno a questo partito ci interessa per la sua storia, eredità e valori da rigenerare per contribuire vitalmente alla politica nazionale specialmente in questa contingenza di emergenza sanitaria e sociale da governare.

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