Cammeo per Alessandra Clemente candidata a Napoli

di Domenico Pizzuti sj

Nella campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative per il Comune di Napoli, dopo l’individuazione dei candidati sindaci da parte delle varie coalizioni politiche, lo spazio dei media è occupato principalmente dai due principali competitori non necessariamente vincitori (Gaetano Manfredi e Catello Maresca). Agli altri tre (Alessandra Clemente, Antonio Bassolino, Sergio D’Angelo), che appartengono per storia ed esperienze ad un’area di centrosinistra non solo di nome, è dedicata qualche menzione in riferimento al loro peso politico secondo le previsioni. Tra questi tre non viene generalmente evocata la presenza femminile di Alessandra Clemente, proposta dal sindaco uscente e sostenuta da DemA, giovane assessore ai giovani ed alla polizia urbana nella giunta comunale partenopea, perché giustamente conta il profilo amministrativo e politico. Ma nostro avviso, non solo.

Vogliamo proporre qualche ragionamento su questa candidata che abbiamo avuto occasione di incontrare in passato nella mia attività nel quartiere Scampia, ed apprezzata per la sua presenza sul territorio a differenza di altri responsabili amministrativi specie dagli operatori sociali e per un atteggiamento di ascolto ed umanità. E’ giovane, rispetto ad altri candidati sindaci, assessore di provata esperienza negli incarichi amministrativi ricoperti, e dimostra chiaramente nostro avviso serietà e determinazione nei suoi incarichi che ispira fiducia. La sua candidatura non va schiacciata sul Sindaco de Magistris che l’ha proposta , come una “unta dal Signore” e neanche sul gruppo DemA che l’appoggia, ma la dote principale, che gli elettori napoletani valuteranno, è l’esperienza amministrativa maturata nella giunta del sindaco De Magistris ed evidenziata dai risultati conseguiti. Questa sua serietà nell’impegno amministrativo e nel tratto con gli altri, che non traspare sempre negli attori politici, e l’esperienza amministrativa nel comune napoletano sono le principali doti che la caratterizzano e raccomandano per la candidatura a sindaco di questa città, non volendo cadere nel maschilismo di altri pretendenti al comune partenopeo e non solo che tendono a ignorarla e metterla in ombra per la sua bella presenza. E magari trovarsela poi al ballottaggio.

Alessandra Clemente ha altre frecce nel suo arco, e sono i progetti per la città partenopea e metropolitana che sta progressivamente evidenziando, dalla restituzione del mare alla città con una serie di waterfront anche a Napoli Est, una rete di servizi e collegamenti con le periferie che in questo modo sono raccordate con la città facendo rete, un polo produttivo al Centro Direzionale con investitori e fondi privati. A nostro avviso il tema principale da mettere in agenda è certamente la “rigenerazione urbana” per restituire un volto europeo ed attrattivo alla città con investimenti pubblici e privati. Una raccomandazione che rivolgiamo alla Alessandra Clemente è di non guardare dall’alto la città da eventuale sindaco, ma di attraversare la brulicante umanità che caratterizza la popolazione nelle strade e vie che percorriamo.

Queste note ed osservazione non appartengono a propaganda politica a favore di una candidata, ma sono una testimonianza dell’incontro di un anziano con una giovane promessa per la città, o se si vuole una sorta di cammeo dedicato a questa candidata che sbalza questa donna nell'arena politica.

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