CERCASI POPOLO. Il nuovo libro di Domenico Pizzuti

 



CERCASI POPOLO


I populisti che ammaliano la società, i clericali che soffocano la Chiesa.
Analisi e visioni di un gesuita sociologo, “influencer” a 90 anni.

Autore: Domenico Pizzuti
A cura di: Giacomo D’Alessandro
Prefazione: Giacomo Costa

Gabrielli Editore
pp. 160 - Euro 14,00


Dall'introduzione di Giacomo D'Alessandro


Alla luce dei tempi che viviamo sembra ancora più urgente imparare a leggere la realtà con competenza, saggezza e speranza. Senza dimenticare da un lato che spesso le domande aperte sono più importanti delle risposte chiuse. E dall’altro che interpretare la realtà, formarsi un pensiero, non è il fine ma lo strumento per intervenire anche radicalmente a servizio delle cause più significative, dei diritti più indifesi, delle relazioni che amiamo.

Chiunque oggi si cimenti con l’arte della Politica, l’impegno dell’attivismo, la dedizione del volontariato e l’annuncio evangelico, sa che molto spesso non è il proprio giudizio sulla realtà a promuoverne il cambiamento, ma l’individuazione delle “chiavi di volta”, anche molto piccole, che consentano a chi detiene una visione fondata su valori sinceri e inclusivi di avviare piccole trasformazioni, di “aprire processi”, molto più che “occupare spazi”, per riprendere un principio caro a Papa Francesco.

In questo libro c’è tutto questo e molto altro. C’è la Presenza autorevole e senza filtri di un novantenne, Domenico Pizzuti, gesuita e sociologo, che dall’osservatorio di Napoli (dopo 20 anni a Scampia) offre riletture importanti: di frammenti della vita politica italiana al tempo dei populismi, e del mondo ecclesiale non solo italiano al tempo di Papa Bergoglio. Lo fa settimanalmente da un piccolo blog, Pensieri in Libertà (domenicopizzuti.blogspot.it), che insieme abbiamo aperto nove anni fa, nella sfida di traghettare “in pillole” sui nuovi media digitali quel mix di esperienze umane e pastorali nelle periferie dell’esistenza (il gesuita), e di riflessione sociologica ed ecclesiale (il professore).

Dalla prefazione di Giacomo Costa


Occhio azzurro, voce rauca, parlantina animata e inarrestabile. Fin dalla prima volta in cui, come giovane studente gesuita, l’ho incontrato, ho capito che p. Domenico Pizzuti, o meglio Mimì, sa guardare lontano e in profondità, aiutando noi altri a fare lo stesso. In termini che in tanti casi – ma non in questo – sono un abuso retorico, Mimì è un profeta e, come ogni profeta che si rispetti, sa essere anche fastidioso, inopportuno, insistente e invadente. Anzi è proprio questo il suo compito: svegliarci, provocarci, metterci in movimento. E poi, come ogni vero profeta, Mimì non se ne sta seduto su uno scranno a dire agli altri che cosa fare: crede in quello che dice e lo fa, mettendosi in gioco in prima persona e, come si usa dire, “sporcandosi le mani”.

Per questo anni dopo, e con una ben maggiore esperienza sulle spalle, in primis quella di direttore della rivista Aggiornamenti Sociali, di cui Mimì è stato una firma in tempi passati e su cui continua di tanto in tanto ad apparire qualche sua riflessione “da sociologo”, non ho potuto che rallegrarmi quando, grazie anche a un comune giovane amico genovese, ha cominciato a pubblicare il suo blog (e il suo canale Facebook), i cui post sono qui raccolti. Non mi hanno stupito né l’audacia né il contenuto: l’instancabile impegno, portato avanti con qualsiasi mezzo disponibile, e la qualità delle riflessioni sono quelli di sempre. Non solo permettono di rileggere questi ultimi anni, ma offrono stimoli preziosi per guardare avanti e ripartire oggi.

Poco importa che molti di questi testi siano stati scritti quando pandemia era un termine da libro di storia o da film di fantascienza, e non da cronaca quotidiana. L’emergenza COVID-19 ha fatto venire più velocemente al pettine una serie di nodi della vita politica, sociale ed ecclesiale su cui da tempo Mimì, osservatore competente e lucido anche a 90 anni suonati, insisteva. Oggi è a tutti evidente che non possiamo più far finta di non vedere quanto fosse insostenibile il futuro che ci stavamo costruendo con le nostre azioni e le nostre scelte. La realtà ci chiede di cambiare, ma quello che non è chiaro è se siamo disponibili a farlo: proprio per mettere a fuoco le dimensioni della sfida che abbiamo di fronte e decidere di affrontarle le riflessioni raccolte in questo volume sono uno stimolo prezioso.

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