La Chiesa brucia. Crisi e futuro

di Domenico Pizzuti sj


Il recente volume di un noto storico della Chiesa e del mondo religioso Andrea Riccardi, La Chiesa brucia. Crisi e futuro del cristianesimo, Gius. Laterza & Figli, Bari- Roma 2021, pp. 247, manifesta un’ ampia e documentata conoscenza delle vicende e delle difficoltà della Chiesa cattolica e del cristianesimo nel nostro tempo.

La notte tra il 15 e 16 aprile 2019 la cattedrale de Notre Dame de Paris è andata a fuoco. Quell’incendio, con cui si apre il libro, devastò un centro storico della cristianità europea e rappresentò anche simbolicamente la situazione di crisi in cui la Chiesa versa da molti anni in Francia come in Italia, in Europa e altrove nel mondo. Da uno storico della chiesa e del mondo religioso, l'impressionante e documentata crisi del mondo cristiano e l’analisi del dibattito e delle diverse idee su come uscirne.

Oggi per la Chiesa la situazione è molto difficile. Si tratta di una delle tante crisi che il cristianesimo ha vissuto o di un declino definitivo di un mondo religioso. Secondo l’Autore la crisi non vuol dire necessariamente fine, può essere un’opportunità per aprirsi al futuro, avendo coscienza che il grande rischio è accontentarsi di sopravvivere, rimpiangendo un passato migliore. La soluzione proposta è vivere nella crisi. La Chiesa è chiamata ad una lotta non contro nemici esterni, ma contro l’indifferenza ed il discreto. L’opportunità nella crisi di aprirsi al futuro è una possibilità che va colta e non necessariamente per l’azione dei vari soggetti religiosi e non si verificherà ed in quale misura si verificherà. Anche perché, come è stato eccepito per l’ideologia marxista con il superamento dialettico del capitalismo e della lotta di classe nel mondo del libertà non esiste una teleologia della e nella storia in vista di un fine, che riguarda anche le dinamiche storiche del mondo religioso e delle chiese. Altrimenti traspare la visione e l’appartenenza religiosa dello studioso.

La crisi della Chiesa o delle chiese è analizzata a livello della Chiesa europea, specie per le chiese della Francia, dell’Italia e della Germania sotto il profilo della diversa laicizzazione di questi paesi europei. A queste crisi l’A. raccoglie come alternative il nazional- cattolicesimo di nazioni dell’Est europeo, o l’evangelizzazione una novità che ha più di mezzo secolo, a partire da Paolo VI. Ampiamente documentata con dati e statistiche la crisi come “rottura” in riferimento alla caduta o diminuzione di religiose/religiosi, dei preti e delle vocazioni alla vita sacerdotale, della pratica religiosa dei fedeli evocata dagli studi di sociologia della religione nei paesi europei a partire dal secondo dopoguerra, e mette in questione la Chiesa di fronte alla crisi del maschio ed alla realtà ed aspettative delle donne che permane specie per l’integrazione nella sfera liturgica. Più in profondità si tratta di una crisi della memoria e della sua trasmissione alle nuove generazioni.

Un ampio capitolo è dedicato alla figura di Giovanni Paolo II, un papato carismatico e/o mediatico, - a cui l’A. ha dedicato un ampio studio ed una pubblicazione - alla luce dell’interrogativo storico se sia trattato di un’eccezione o di una illusione di un pontificato che ha coperto più di un quarto di secolo di chiesa, anche perché questo papato così lungo e complesso si è chiuso senza una rimeditazione e non è stato seguito da una riflessione. Basterebbe evocare la vicenda dei c.d.nuovi movimenti benvoluti e sostenuti da questo pontefice, che recentemente sono stati invitati alla diminuzione temporale degli incarichi dei loro leader.

L’elezione del primo papa latino-americano che viene da lontano, ha cambiato il clima dopo le inaspettate dimissioni di papa Ratzinger, con la "sorpresa di papa Francesco". Annota l’A.: "con l’elezione di un papa argentino, il papato si è tolta l’ombra del clima europeo declinante che sembrava contaggiare la Chiesa. Nei suoi interventi, Francesco ha colto un aspetto importante del sentimento europeo, la vecchiaia. (...) Ha parlato di un’Europa stanca ed invecchiata. non fertile e vitale, dove i grandi ideali che hanno ispirato l’Europa, sembrano aver perso forza attrattiva" (Ib. p. 159). Ha Portato una ventata di freschezza, instaurando con la gente un rapporto di forte simpatia, partendo da un messaggio diretto, semplice ed evangelico.

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