A Napoli servono asili, educazione, vivibilità e riscatto sociale

di Domenico Pizzuti sj


La lettera al mondo politico dell’Arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, pubblicata ieri sul giornale Avvenire, titola “Sud, povertà, persone”, i compiti che la politica deve assumere nell’epoca della pandemia ma anche del Piano nazionale di ripartenza e resilienza, per ridare speranza e ritessere nelle comunità i fili della fiducia.

Senza entrare nel merito del ricco tessuto di preoccupazioni, riflessioni, indicazioni della Lettera che richiede una più attenta meditazione da parte di cittadini e fedeli (perché non sia il fuoco di una giornata), alcune considerazioni sul significato di questo intervento che è indirizzato al mondo politico non solo napoletano ma meridionale, cioè alle sue classi dirigenti con responsabilità di governo, nella prossimità delle elezioni amministrative in molti comuni e grandi città della Regione Campania.

A questo proposito abbiamo più volte rilevato l’affermarsi nella nostra regione di una concezione della politica tout court come occupazione del potere senza ideali, e di una pseudo borghesia affaristica senza valori, che raccoglie personaggi vari che ambiscono a posizioni nelle varie amministrazioni moltiplicando gruppi e liste elettorali per accedere ai consigli regionali e comunali.

Questa lettera dell’Arcivescovo Battaglia, a pochi mesi dall’inizio dell’episcopato a Napoli, rappresenta un passo in avanti nell’attenzione ai problemi della città e del suo territorio metropolitano, dopo manifestazioni esemplari di vicinanza a persone e situazioni sociali e territoriali fragili, in continuità con le Lettere alla città del Card. Michele Giordano e dei discorsi alla città del Card. Sepe, che non vanno messe da parte.

Rispetto ed urgenze e ritardi evidenziati nella Lettera, vogliamo anche rilevare nella nostra città e sul suo territorio, da qualche decennio segnali di riscatto sociale in alcune periferie cittadine, come la Sanità e Scampia, ad opera di movimenti, gruppi ed associazioni per un miglioramento della vivibilità con forme di auto-organizzazione dei cittadini e di partecipazione democratica, a fronte più in generale di un divario di cittadinanza non solo nelle periferie analizzato da Luca Bianchi e Antonio Fraschilla in Divario di cittadinanza. Un viaggio nella nuova questione meridionale, Rubbettino, Soveria Mannelli 2020. Occorre anche segnalare movimenti ed associazioni di cittadini con indicazioni e programmi per la risoluzione di problemi sociali e culturali della città, non solo in vista delle imminenti elezioni comunali.

Nel contesto sopra delineato, vogliamo segnalare la povertà educativa di tante famiglie per scarsità non solo di reddito ma di accompagnamento educativo dei figli, che si riscontrano non solo nella corona delle periferie urbane ma anche del Centro Città. Sembra urgente a questo proposito la moltiplicazione degli Asili comunali per l’educazione delle bambine e dei bambini 0-3 anni a fronte della privatizzazione infausta di questi asili non accessibili alle finanze di famiglie a basso reddito, di cui sono responsabili gli attuali governanti nazionali e locali.

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