La fiera delle vanità
di Domenico Pizzuti sj
Nella presentazione dell’adesione di Lucio Malan, vicecapogruppo al senato di Forza Italia, al partito Fratelli d’Italia di cui è presidente senza interruzioni Giorgia MELONI, il predetto senatore si è augurato che il prossimo premier sia Giorgia Meloni. Al di là dell’augurio di cortesia del Malan per la sua accettazione nella nuova casa, non è l’unico a corteggiare la Meloni per incarichi governativi augurati ed aspirati, ci si può interrogare per quali qualità la Meloni dovrebbe assumere questi incarichi, se non per una vittoria elettorale in forza della rappresentanza maggioritaria degli elettori. Bisogna però fare i conti con le prossime elezioni politiche 2022 o 2023, con il prossimo presidente della Repubblica, ed anche con gli altri partner della coalizione di centro-destra che aspirano a governare.
Inoltre, a nostro avviso, quali competenze può vantare nelle materie oggetto di governo, cioè requisiti di alto profilo richiesti opportunamente per assumere incarichi ministeriali nel governo Draghi, ed anche per futuri governo in seguito ai risultati elettorali delle politiche. A nostro avviso, in Italia ci sono tante donne di qualità nelle professioni, nell’Università, nelle attività sociali, nella gestione delle istituzioni e nelle amministrazioni locali, che hanno requisiti per assumere incarichi governativi per il bene del paese. Senza dimenticare la caratterizzazione di “sovranismo”, secondo il Manifesto europeo firmato a Bruxelles “Dio, patria e famiglia”, e l’orientamento verso i regimi illiberali dell’Europa dell’Est.
La fiera delle vanità politiche comprende anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo DE LUCA De Luca che nelle sue esternazioni è arrivato in questi giorni ad asserire che nella attuale situazione le Regioni del paese hanno retto, mentre lo stato italiano non esiste. Affermazione per lo meno offensiva nei riguardi dello Stato italiano e delle sue istituzioni che come abbiamo capito da altre surreali affermazioni del Nostro servono ad umiliare gli altri per esaltare se stesso nello scranno di Santa Lucia, per non parlare di graditudine che non ha corso in politica. Già da tempo osservatori e commentatori hanno ascritto le sue surreali affermazioni ad arroganza e vanità come il Re Nabuconodosor, ed in proposito su questo giornale dal Direttore (La Repubblica Napoli) che si tratta di affermazioni violente e confuse, perché contraddittorie.
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