L'eredità di Ignazio è per noi

di Domenico Pizzuti sj

Alla domanda del giornalista Dario Menor al P. Arturo Sosa: qual’é il lascito di Ignazio di Loyola alla Chiesa ed alla società, risponde senza tentennare “l’universalismo ed una visione di lunga durata” (In cammino con Ignazio, Arturo Sosa, Superiore Generale della Compagnia di Gesù, In conversazione con Dario Menor, Edizioni dell’Apostolato della Preghiera, Roma 2021).

Basti, a questo proposito, al di là di tante facili evocazioni della spiritualità ignaziana, richiamare negli Esercizi Spirituali sinteticamente almeno la contemplazione sull’ Incarnazione, dove nel primo preambolo si dice che “consiste nel ricordare la storia dell’argomento che devo contemplare: qui è ricordare come le tre persone divine guardano tutta la superficie e rotondità del mondo intero, pieno di uomini, e come vedendo che andavano all’inferno decidono nella loro eternità che la seconda persona si faccia uomo per salvare il genere umano e giunta la pienezza dei tempi inviano l’angelo san Gabriele alla Madonna” (ES. n. 102). E successivamente “guardare ciò che fanno le persone sulla faccia della terra, come sarebbe ferire, uccidere, andare all’inferno ecc.; altrettanto guardare ciò che fanno le persone divine, e cioè come attuano la santissima incarnazione ecc.” (ib. 108).

E’ chiara in questa contemplazione la planetarietà della considerazione: superficie e rotondità del mondo intero (la faccia della terra), l’universalità in riferimento al mondo intero, tutto il genere umano nelle sue differenze, la visione soteriologica in riferimento all’incarnazione della seconda persona della Trinità per salvare il genere umano, ed il riferimento al kairos (pienezza dei tempi) per la sua attuazione. Sostanzialmente è una visione di lunga durata riguardante l’attuazione nel tempo storico del piano salvifico del genere umano mediante l’Incarnazione nella pienezza dei tempi.

Questa grandiosa e ricca visione della meditazione sull’incarnazione, insieme ad altre delle meditazioni fondamentali delle settimane degli Esercizi spirituali, queste sì ignaziane, si può facilmente integrare con elaborazioni più recenti della chiesa e dell’umanità come la “Laudato si” di papa Francesco per la difesa e cura della casa comune e l’ascolto del grido dei poveri del pianeta, con il nuovo paradigma dell’Ecologia integrale e le con Preferenze apostoliche universali della Compagnia di Gesù:

A. Indicare il cammino verso Dio mediante gli Esercizi Spirituali ed il discernimento.
B. Camminare insieme ai poveri, agli esclusi del mondo, a quanti sono feriti nella loro dignità, in una missione di riconciliazione e di giustizia.
C. Accompagnare i giovani nella creazione di un futuro di speranza.
D. Collaborare nella cura della Casa Comune.

E’ un lascito da onorare con il pensiero, l’azione, la contemplazione che danno visione e vita agli Esercizi spirituali ignaziani per il nostro tempo.

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