Mi sono "confessato" con una donna

di Domenico Pizzuti sj


Per liberarmi da un peso di coscienza, non ho avuto tentennamenti, mi sono rivolto per una “confessione” non sacramentale a M. che si prende cura di me ed altri ammalati. Mi ispirava fiducia, e in altre occasioni l'avevo trovata accogliente, comprensiva, di buon senso e dispensatrice di saggi consigli. 

Per una parvenza di ritualità, ci siamo ritrovati in un luogo a parte, e lei si è chinata su di me per ascoltarmi con dolcezza, ed ho così manifestato mie debolezze nei rapporti con altri. Non mi ha giustificato né condannato, mi ha aiutato a come comportarmi in futuro in simili occasioni con chiarezza ed intelligente buon senso pratico. Certo non ho chiesto una “assoluzione” sacramentale”, ma l’incontro ha avuto l’effetto non tanto di liberazione da un peso della coscienza, ma di chiarificazione, illuminazione e rasserenamento per il futuro.

Non ho preteso di emulare il fondatore della Compagnia di Gesù Ignazio di Loyola che in previsione della battaglia di Pamplona, secondo costumi dell’epoca, si è confessato con un commilitone sotto le mura della città. Nel mio caso si è trattato di un atto di apertura d’animo a persona di fiducia, o di umiltà, manifestando proprie debolezze senza giustificazioni, per essere aiutato a non cadere in circostanze simili. Devo poi riconoscere che non sono riuscito a chiedere “scusa” alla persona da me maltrattata, perché tra uomini è più difficile.

L’episodio sembra suggerire che anche le donne con gli opportuni riconoscimenti ecclesiastici e preparazione possono un giorno ricevere le “confessioni” di fedeli maschi e femmine, perché siamo tutti peccatori e perdonati. Gli stessi sacramenti si avvarrebbero della sensibilità femminile accogliente e sanante secondo viscere di misericordia. Sono tesori da non scartare, ma valorizzare nelle comunità cristiane secondo vocazioni e carismi da riconoscere, perché non hanno generi.

Intanto ringrazio il Signore di aver incontrato - anche se in tarda età - simili donne come M. ed altre, non "beghine" o "devotone", ma aperte agli altri con intelligenza, buonsenso e cuore.

Commenti

Più letti