Gesù storico

di Domenico Pizzuti sj

Il giorno della festa dell’Immacolata, discorrendo con M. di Maria: “va bene, conosciamo chi è Maria (donna, sposa di Giuseppe, madre e madre di Gesù)”, ma “Gesù chi l’ha mai visto?”. L’affermazione non mi sconcerta più di tanto, non solo perché manifesta implicitamente un problema relativamente alla sua esistenza e significato per la vita in un paese caratterizzato dalla tradizione cristiana, anche perché ritengo che in persone - credenti e praticanti - la figura di Gesù Cristo rimanga talora avvolto nella nebbia in merito alla sua identificazione.

Non intendo dare una risposta facile o banale alla domanda posta o una risposta pratica (farsi un’ idea più approfondita di questo personaggio leggendo qualche libro), ma riflettere sulla domanda posta che riguarda anche credenti per pratica e/o fede, e non solo persone dubbiose o alla ricerca. Infatti, la religione cristiana appunto è caratterizzata dalla centralità dell’annuncio evangelico di Gesù salvatore che chiama alla fede nella sua persona. 

E’ opportuna una chiarificazione in merito, non se Gesù Cristo, sia visibile o invisibile (in tutti i casi secondo l’annuncio cristiano è asceso al cielo dopo la sua morte e risurrezione): è nota la distinzione tra Gesù storico, oggetto degli studi e della ricerca storica soprattutto da un centinaio di anni i cui risultati non sempre arrivano alle comunità cristiane, e Gesù Cristo, il Gesù cristiano secondo alcuni studiosi. E’ questa tradizione cristiana che si è formata e sistematizzata dalle prime comunità cristiane, dalla predicazione degli apostoli, dai vangeli, in poi, e se si vuole rielaborata nei secoli, oggetto di conoscenza e fede che viene proposta ed invita alla fede, su cui bisogna confrontarsi ed aderire o meno.

E’ un problema per il nostro ambiente c.d. cristiano la ricerca su chi sia Gesù o Gesù Cristo per la vita personale e collettiva, a cui occorre dare una risposta plausibile, anche se affiorano dubbi o sacche di non conoscenza che non possono rimanere inevase. In fondo data la presenza di Gesù Cristo nel regno dei cieli, e la tradizione cristiana che continua nei secoli, si tratta di una memoria viva di Gesù Cristo come proclama la liturgia nell'Eucarestia e nell'annunzio evangelico. Non è una risposta ma tener vivo il problema e conoscere di che cosa si parla, si crede, si celebra e si vive in questa luce. Vi pare o no?

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