Lasciate che i bambini

di Domenico Pizzuti sj

Domenica 9 gennaio, dedicata alla celebrazione del Battesimo del Signore, ho voluto assistere su Tv2000 al battesimo di 16 neonati da parte di papa Francesco nella Cappella Sistina, sotto lo splendido affresco michelangiolescolo del Giudizio universale di Cristo Signore. Si trattava per lo più di dipendenti del Vaticano, secondo una consuetudine recente. Al di là delle lunghe ritualità battesimali, e dell’artistico ambiente visitato da frotte di turisti ogni anno, sono rimasto positivamente impressionato dalla paternità esibita in più momenti della cerimonia da papa Francesco.

Nella breve omelia a braccio, tra l’altro ha osservato: "La cerimonia è un pò lunghetta, loro (neonati) sono i protagonisti, e se hanno fame allattateli qui. Non c’è problema. Lasciateli gridare. Se inizia uno, inizia l’orchestra". Ha poi ribadito: "Questi bambini sono qui per cercare la forza di Dio, per ricevere l’identità cristiana. Voi dovete custodire questa identità cristiana dei vostri figli. E’ un lavoro di tutti i giorni. Questo è il messaggio della giornata: custodire l’identità cristiana".

Ho potuto osservare con compiacimento che dopo aver impartito l’acqua battesimale, dava una carezza sulla testa bagnata di ogni neonato e una mano alla coppia per ritornare al posto. Soprattutto alla fine della cerimonia ha voluto salutare ogni coppia al loro posto con una carezza al neonato ed eventuali altri piccoli figli e sorridendo parole di augurio ai genitori e lasciando un dono.

Ha mostrato così durante tutta la cerimonia un volto di paternità dinanzi a questi neonati ed ai loro genitori. Un messaggio che non si dimentica per una chiesa donna, accogliente, materna e paterna, e abbracciante le nuove vite con le loro famiglie.

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