Le bordate di De Luca

di Domenico Pizzuti sj

Non è facile seguire le bordate del Presidente della Campania Vincenzo de Luca nelle sue esternazioni che colpiscono anche il governo Draghi e suoi ministri. Ultimamente per l’impugnazione presso il TAR dell’ordinanza riguardanti la protrazione della chiusura delle scuole (scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori) con attivazione della DAD per chi è in possesso di tablet e simili e sa usarli, presentata anche da madri di studenti rimandati a casa e da associazioni. Con il suo solito spirito sprezzante qualifica come “cialtroneria impugnare la nostra ordinanza di notte”, che invece per sua convinzione era equilibrata ed opportuna, in tal modo il governo presieduto da Mario Draghi compiva un’offesa verso la Campania, quasi si trattasse di un dominio esclusivo di fronte ad una interferenza indebita del governo per la scelta di aprire le scuole per una didattica in presenza per l’intero paese.

Il politologo Aurelio Musi con lo scritto “De Luca si è messo la bandana” ha messo bellamente il luce in questo scontro istituzionale con il governo Draghi uno spirito antistituzionale, la tendenza alla conflittualità permanente, una logica autarchica, quasi un’eredità del sindaco De Magistris, significata dalla bandana indossata come ricordiamo alla sua rielezione. In tutti i casi è in questione il rapporto tra i diversi livelli istituzionali con la prevalenza nella legislazione delle disposizioni nazionali su quelle per esempio regionali, perchè non c’è un autonomia differenziata delle regioni a questo livello secondario anche perchè come è noto all’ultimo studente di giurisprudenza la legge non ammette ignoranza. Non riteniamo che De Luca ed i suoi collaboratori fossero “ignoranti nel prendere disposizioni riguardanti la chiusura delle scuole nella popolosa regione Campania e le sue conseguenze come l’isolamento politico della Regione per l’ordinanza impugnata che ha restituito l’apertura delle scuole nella regione. Preoccupa una stanca accettazione della c.d. società civile per questo stile di governo con una conflittualità permanente con il governo centrale, anche per la diffusione di un nuovo virus come “Omicron” nella nostra regione.

La ripetitività nell’attacco al Governo ed ai suoi rappresentanti che non può essere intesa solo come un dato folclorico del personaggio che ha pur importanti responsabilità istituzionali di governo, manifesta a nostro avviso una “pulsione” che va interpretata a livello psicoanalitico. Senza entrare approfonditamente in questo campo, per conoscenze diffuse possiamo dire che per esempio si manifesta un meccanismo di “proiezione” che funziona a livello intenzionale. <<Quando attribuisco a un altro il mio odio o la mia collera, si tratta pur sempre di una pulsione rappresentata che io nego surrettiziamente per metterla poi sul conto di chi mi sta davanti>> (Charles Taylor, Modernità al bivio, Marietti 1820, Bologna 2021, p. 147). Si tratta di livelli di spiegazione conoscitiva dell’agire umano, che non vanno trascurate, nella ricerca insieme ad altre di spiegazioni razionali con l’ausilio delle varie scienze umane, sia che si tratti del salernitano De Luca che del fiorentino Matteo Renzi.

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