Per studiare la Camorra (tornata in tv)

di Domenico Pizzuti sj

Al grido di allarme di Magistrati, amministratori, leader di movimenti sociali, esponenti della società civile, autorità religiose che, a ritornanti scadenze, richiamano la pubblica opinione che l’organizzazione della criminalità organizzata detta “camorra” persistente non solo a Napoli ed in Campania è scomparsa dal dibattito locale e nazionale, anche se si insinua in amministrazioni comunali per lucrare di risorse e servizi. Voci della società civile e dei media si affrettano a elaborare analisi e a proporre risposte ad una questione che certo non è una priorità dell’agenda politica e di governo per sopraggiunte emergenze sanitarie e belliche in Europa ed una comoda rimozione del problema da parte di politici, amministratori, componenti della società civile. 

Non è solo questione di comunicazione e dibattito nei media, perché ultimamente la narrazione della camorra in Campania da parte di Roberto Saviano è ritornata su Rai 3 con una serie in quattro puntate dal titolo “Insider. Faccia a faccia con Il crimine” con testimonianze inedite di pentiti collaboratori di giustizia, magistrati, poliziotti, ecc. Si tratta, a nostro avviso, di letteratura, narrazioni, reportage su personaggi e fatti/misfatti di queste organizzazioni criminali insediate nel territorio che può sollecitare l’interesse del pubblico.

Organizzazioni criminali come mafia, ‘ndrangheta, camorra sono sempre oggetto di attenzione ed interesse nei loro ruoli di diversi operatori, magistrati, penalisti, forze dell’ordine, amministratori pubblici, giornalisti, operatori sociali, che operano per contrastare le diverse forme di devianza e criminalità del territorio e delle loro ramificazione in altre regioni del paese ed altri paesi perchè non hanno più confini nei loro traffici lucrativi. Nella questione della persistenza e pericolosità sociale delle organizzazioni della criminalità organizzata a Napoli ed in Campania non si possono mettere da parte gli apporti conoscitivi sulle forme, trasformazioni, metamorfosi delle organizzazioni criminali come i gruppi della c.d. Camorra, studi, ricerche delle scienze umane (storia, politica, economia, sociologia, antropologia, ecc), che non hanno finalità mediatiche ma interpretative del fenomeno ed assicurare sicurezza e crescita economica e civile con un contrasto efficace. 

A studi, storici, sociologici, economici, politologici, giudiziari e così via, senza far troppo rumore, hanno dato un contributo anche studiosi e ricercatori delle università napoletane che meritano attenzione, perchè si tratta di professionisti della ricerca e non professionisti dell’anticamorra. Ne riportiamo alcuni titoli: Dire camorra oggi. Forme e metamorfosi della criminalità organizzata in Campania, Giacomo Di Gennaro Domenico Pizzuti (a cura di), Guida, Napoli 2009, pp. 187. Criminalità e sicurezza a Napoli, Terzo Rapporto, a cura di Giacomo Di Gennaro e Riccardo Marselli, Federico II University Press FedOA, Napoli 2020, pp. 495; Isaia Sales, Teneri assassini.Le baby gang di Napoli, Cafiero e Marotta, Napoli 2021, pp. 228. La ricerca continua nelle sedi di studio.

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