Il "rumore di fondo" della destra italiana

di Domenico Pizzuti sj

Per un’ulteriore comprensione dei movimenti politici e dei loro leader, che in un precedente intervento abbiamo ascritto tra i “rumori di fondo” della dinamica politica del nostro paese cioè alle formazioni della destra italiana di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, si impongono alla considerazione analitica alcune chiarificazioni, per non essere preda delle apparenze veicolate dal circo mediatico e del vociare quotidiano dei loro leader sulla scena pubblica ed attribuire troppa rilevanza a leader non di alto profilo ma retori di propaganda elettorale permanente.

In riferimento alle tensioni o “risse” tra le formazioni di centro destra in seguito ai risultati insoddisfacenti dei ballottaggi per i sindaci di comuni capoluoghi, è evidente ad una razionale considerazione che allo stato attuale il c.d. centro destra non ha conseguito una qualche unità che sia (coalizione, federazione, ecc.), ma si tratta di partiti in competizione fra di loro e si considerano forse “alleati” specialmente nelle campagne elettorali. Nonostante le aspirazioni ed i tentativi di Giorgia Meloni per l’unità del centro destra che richiedono la partecipazione sia di Forza Italia, sia della Lega di Salvini , sia di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, per non illudersi ed illudere gli elettori non sempre interessati alle manovre politiche e parlamentari dei loro leader. Non è chiaro allora se il cosiddetto treno dei conservatori è partito o meno. O forse, come ha ammonito Silvio Berlusconi, occorre abbandonare le polemiche per la leadership tra questi partiti che non contribuiscono a possibili convergenze unitarie.

Continuando la riflessione sul “rumore di fondo” della vita politica del nostro paese, si può fondatamente affermare che tale “rumore di fondo” è costituito da una propaganda elettorale permanente sia dell’opposizione di FdI in parlamento e nelle piazze e dalla sospetta attenzione di alcuni media, sia della Lega di governo e di lotta della Lega di Salvini. Tale rumore di un vociare (o ululati) quotidiano disturbante per la rabbia o esagitazione, come è stato notato per es, dalla cantante Elodie non sappiamo se serve ai leader per qualche voto in più ed affermare la loro presenza nella vita politica del nostro paese. O più chiaramente, come da alcuni osservatori, è finalizzato ad un progetto personale di affermazione in vista di un ipotetico governo di centro destra in seguito ai risultati delle elezioni politiche della primavera del 2023. 
Infine, ci aspettiamo da questi movimenti una chiara presentazione non di progetti estemporanei salviniani di governo ma di programmi politici da offrire agli elettori per una scelta consapevole.alle elezioni politiche della prossima primavera. Una domanda: chi ascolta questo vociare quotidiano di rabbia e di protesta, e si identifica con l’attivismo di questi leader al di là delle preoccupazioni ed occupazioni quotidiane.

Percepiamo che a questa figura corteggiata al di là della sua storia manca qualcosa. Come richiamava una nota canzone “Una lacrima sul viso”, ci aspetteremmo da questa leader femminile molto determinata qualche lacrima sul viso per gli orrori del conflitto in Ucraina e le sofferenze delle coraggiose donne ucraine. Altrimenti che politica è, prigionieri del proprio ruolo o di progetti personali di affermazione nella vita politica che non interessano perchè personalistici.

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