I nostri grandi leader

di Domenico Pizzuti sj

Seguendo l’accesa campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre prossimo sui siti web mi è saltato all’occhio l’asserzione di Giorgia Meloni, con grande sicurezza e piglio autoritario nel definire ciò che serve all’Italia, che la priorità per il nostro paese è “la natalità” più precisamente “l’inverno demografico” che preoccupa per il futuro del paese. Questa dichiarazione, che non credo incontri l’assenso di molte donne nella società odierna, mi ha richiamato l’adolescenza sotto il regime fascista in una famiglia numerosa con la propaganda a favore della natalità con premi, se non vado errando, per le famiglie numerose. Cioè l’affermazione della Meloni aveva un sapore di fascismo cioè di ripresa di idee e programmi del fascismo che in tal modo ritornano, anche se il partito Fratelli d’Italia di cui la Meloni è presidente non è fascista, che bisogna denunciare. Questo problema che tocca i diritti civili specialmente delle donne del nostro paese, a cui va riconosciuto dignità e decisionalità in problemi vitali contro uno statalismo che si manifesta anche nelle decisioni di alcune regioni sul problema dell’aborto che può condizionare scelte delle donne. Bisogna approfondire, al di là della campagna elettorale, la concezione della famiglia soggiacente di FdI che è tradizionale in una società moderna con una serie di diritti riconosciuti alle donne ed alle famiglie che non vanno misconosciuti.

2. Per l’altro leader del centrodestra Matteo Salvini con una capacità notevole di propaganda con grande sicurezza nelle sue argomentazioni che per noi dagli schermi dei video è una bocca vociante continuamente da un viso barbuto, con alle spalle certo consiglieri per argomenti più efficaci al momento per la propaganda. Disturba per esempio in questi giorni il ritorno su tagliare le bollette quando la Lega al governo per lo meno per i Decreti 1 e 2 di aiuti a famiglie ed imprese ha contribuito alla loro definizione ed approvazione, ma in questo modo il Salvini si presenta agli elettori anche contro il governo in carico come rappresentante delle difficoltà di famiglie ed imprese per i costi delle bollette energetiche, pretendendo 30 miliardi di aiuti anche con scostamento di bilancio, che non è condiviso da altri alleati del centrodestra. Esigenza di propaganda continua che cede alla realtà e verità delle situazioni e se si vuole ad un populismo per la rappresentanza e difesa degli interessi popolari da parte del leader in movimento per le regioni e città d’Italia.

3. Fa al nostro caso la risposta del papa Francesco ai giornalisti circa la situazione politica del nostro paese, in aereo di ritorno dal Kazakhstan: "Fare il politico è una strada difficile. Un vero politico è quello che si gioca per i valori della patria, per i grandi valori, non si gioca per la poltrona. I Paesi, tra questi l’Italia, devono cercare i grandi politici, che abbiano capacità di fare politica, perché la politica è un’arte, è nobile la politica. Credo che uno dei miei predecessori diceva che la politica è una delle forme più alte della carità. Dobbiamo aiutare i nostri politici a mantenere questo livello, il livello dell’alta politica, non la politica bassa che non aiuta niente e anzi tira giù lo Stato, l’impoverisce. Oggi la politica nei paesi europei dovrebbe prendere in mano il problema dell’inverno demografico, il problema dello sviluppo industriale, dello sviluppo naturale, del problema dei migranti. Deve affrontare questi problemi sul serio".

Ogni riferimento è puramente casuale in riferimento ai nostri “Grandi leader” si fa per dire con la sicumera di saper governare.

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