L'ipocrisia di Cutro, tragedia denunciata e prevedibile

di Domenico Pizzuti sj


Il comportamento di Giorgia Meloni, premier del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi da circa 5 mesi, che in seguito alla tragedia di Cutro con ora 73 bare allineate nel PalaMilone di Crotone non ha ritenuto come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed altre cariche istituzionali nei giorni susseguenti di recarsi a Cutro per un omaggio ai migranti che hanno perduto la vita ed incontrare i sopravvissuti e le loro famiglie per condoglianze e conforto, e ieri per un simbolico atto di condivisione e vicinanza con una sessione del Consiglio dei ministri in un aula del Comune, non ha trovato spazio per un un omaggio ai defunti ed incontrare i loro familiari, e cosi da parte dei ministri presenti, non è comprensibile e approvabile per una rappresentante del governo italiano e con questo comportamento getta un ombra oscura su questa figura istituzionale di cui quotidianamente i media mettono in evidenza il suo volto, gli incontri istituzionali, e l’accoglienza con il picchetto d’onore degli ospiti istituzionali in cui sfila compresa di sè e della sua importanza a differenza di altre donne.

Riflettendo su questo comportamento della Meloni che non si è chinata su questa triste vicenda, è venuta in mente un comportamento regale dei figli di Elisabetta II in Inghilterra che in occasione dei suoi funerali si sono portati a ringraziare e stringere le mani della folla assiepata dietro le transenne e ricevere i loro omaggi floreali, riteniamo per una educazione familiare ed esprimere e mantenere il contatto e la vicinanza alla popolazione della corona.

Il comportamento della Meloni è invece un comportamento poco onorevole di un onorevole premier di governo, se non si vuole parlare di umanità di cui difettano politici secondo convinzioni popolari. Per “apparare” come si dice a Napoli queste defezioni, sarebbe partito un invito alle famiglie dei defunti e sopravvissuti ad un al più presto a Roma a Palazzo Chigi mentre ieri era a Cutro per l’impegno con il Consiglio dei ministri in trasferta sulla questione migranti con sensibilità e posizioni diverse tra la Meloni ed il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che continua ad agitarla e avere in mano la gestione - non si sa perchè o meglio si sa - della Guardia costiera per operazioni di ricerca e soccorso in mare. A nostro avviso, come abbiamo più volte sottolineata anche per la campagna elettorale della Meloni volta volta conquista di Palazzo Chigi come simbolo di potere di cui si riveste in un certo senso la stessa persona della Meloni ora a Palazzo Chigi, e quindi si può degnare di ricevere i poveri sopravvissuti e le loro famiglie nei saloni nobiliari di Palazzo Chigi di cui la Meloni è solo un’inquilina temporanea per la durata di governo.

Sulle misure ipotizzate in un decreto per la questione migranti con un evidente carattere propagandistico focalizzate sulla lotta e dure sanzioni con reato di carattere universalistico agli scafisti da meglio definire la figura, mentre continuano e crescono gli sbarchi a Lampedusa e sulle coste meridionali, non è stata data attenzione nella discussione tra i ministri e nel decreto al soccorso in mare che anche nelle ultime ore continua da parte della Guardia costiera e delle navi Ong in mare con evidente fallimento della politica governativa.

Sulla tragedia di Cutro e le sue giustificazioni formali governative, è lucida una presa di posizione in un intervista del Card. gesuita Michael Czerny, prefetto del Dicastero dello sviluppo umano integrale: “Non è stata una tragedia annunciata, ma una tragedia denunciata. Credo che sia ipocrita dire non è stato possibile dare una risposta.... No, non abbiamo saputo o voluto anticipare. Nella Chiesa, a cominciare da papa Francesco, in tanti lo hanno sottolineato mille volte: non c'è nessuna sorpresa in queste vicende, sono cose previste e molto politiche. Oltre che tristissime". Certo, in ogni caso, secondo opinioni diffuse pesano sulla coscienza di politici e responsabili operativi, che hanno saputo o voluto o meno attivare procedimento di soccorso, i migranti annegati per l’affondamento del barcone che si è spezzato nel mare antistante la spiaggia di Cutro.

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