Ideologia migratoria nel governo Meloni

di Domenico Pizzuti sj

Il libro intervista con Giorgia Meloni a cura di Alessandro Sallusti "La versione di Giorgia", Rizzoli 2023, certo fa parte della propaganda continua sul personaggio ed il pensiero della premier di destra al governo, ma è significativa del disegno di forze ed interessi non sempre patenti ad un cambiamento del sistema politico in senso di destra conservatrice anche con sussudi culturali quali libri a sostegno della premier di governo a Palazzo Chigi. 

Il partito Fratelli d’Italia viene infatti caratterizzato come “il partito della destra nazional-conservatrice” (Salvatore Vassallo Rinaldo Vignati 2023) ed intanto la nostra Giorgia dà fiato ad una propaganda ideologica in Italia ed all’estero in Ungheria con Orban che fa rievocare la triade (Dio, patria, famiglia) che è rivolta ai seguaci ed elettori di FdI e non surrettiziamente a gli italiani tutti, e può significare una certa debolezza dell’azione governativa o una una chiusura identitaria pericolosa.

In questo disegno rientra anche il proposito o progetto covato da parte di Giorgia Meloni di un cambio di stagione della governance dell’Unione europea in caso di vittoria delle forze di destra e conservatrici alle elezioni europee del 9 giugno 2024, che richiede alleanze di Fratelli d’Italia e da parte sua della Lega con formazioni di destra, conservatrici e anche dei popolari. Resta tutto da vedere, anche perchè la Presidente dell’Ue Ursula Van der Leyen ha manifestato l’intenzione di una candidatura bis naturalmente con la c.d. “Formula Ursula” delle forze politiche liberali, democratiche e progressiste a suo sostegno. 

Intanto per caratterizzarsi in questo contesto Meloni e Salvini hanno rivolto critiche esplicite al Commissario italiano all’economia il prudente Gentiloni ed alla lentezza degli aiuti della Ue all’Italia per la crisi dei numerosi sbarchi di migranti all’isola di Lampedusa che in questi giorni ha più migranti degli stessi abitanti che non mancano di solidarietà spontanea nei confronti di giovani africani affamati. Non sembra questa una grande politica, ma solo “smagliature” di una politica di governo che non riesce a fronteggiare gli accresciuti arrivi di migranti sul fronte sud del paese ma anche del nord Est per i provenienti dalla rotta balcanica.

Non basta inventarsi una missione con Orban nella Ue per fermare le partenze che richiede la disponibilità dei paesi di origine, a che prezzo? Iniziativa che ha più un significato propagandistico che di possibilità di effettiva realizzazione.

Di fronte al fallimento della nostra politica migratoria, si evidenzia una crassa CECITA’ circa la natura e le caratteristiche del fenomeno migratorio, un fenomeno globale che riguarda la mobilità delle popolazioni con polarizzazione nel nostro contesto mediterraneo verso i paesi sviluppati del continente europeo. Infatti bisogna rilevare l’ oscena strumentalizzazione di ignoranza e paure dell’ Altro a scopo di consenso elettorale, che depone male anche per il grado di acculturazione e modernizzazione delle popolazione del nord del paese di fronte alle sirene e predicazioni di Salvini e seguaci che userebbero anche la marina militare per fermare le partenze dai paesi di origine che sono gelosi della loro autonomia ed indipendenza come la Tunisia che non ha accettato una missione Ue nel loro paese devastato dal recente terremoto a Marrakech. 

Si evidenzia in questi nostri attuali governanti non solo OSTILITA’, nei confronti dei flussi di migranti ma a nostro avviso anche SPREGIO di fronte alla povera umanità dei migranti che approdano nel nostro paese portatori di un sogno e speranza di vita migliore nei paesi europei, quando 5 milioni e passa di extracomunitari nel nostro paese hanno contribuito al nostro benessere con il lavoro ed alle nostre pensioni.

Si può anche notare una dose di INUMANITA’ nella premier e seguaci, se non versano una lacrima sulle vittime di tutte le età ingoiate dalle acque del Mediterraneo paghi delle loro poltrone di governo, come pure sulle vittime della violenza sulle donne. A questo proposito, è IMPERDONABILE da parte nostra l’assenza a Cutro della nostra premier Giorgia Meloni per cordoglio e consolazione ai familiari delle vittime con le bare allineate nel Palazzo dello sport, quando il Presidente della Repubblica Mattarella si era premurato a farsi presente per esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari di queste vittime.

Nella nostra indignazione per simili comportamenti, vogliamo rammentare a questi governanti ed a tutti quelli sicuri di sè avendo acquisito poltrone di governo il cap. 25. 31-46 del Vangelo di Matteo su “Il Giudizio finale” de Il Figlio dell’uomo davanti a tutti i popoli radunati : “Ero straniero e mi avete accolto” e “tutto quello che avete fatto ad uno solo dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Non compete certo a noi il giudizio finale, ma l’osservazione e giudizio critico su fatti e misfatti dei soggetti di governo e delle loro popolazioni e contribuire all’accoglienza umana e compassionevole dei migranti nel nostro paese.

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