Fratelli tutti e sorelle tutte, ci giochiamo la fede

di Domenico Pizzuti sj

Ci ha colpito un’espressione e uscita dalla bocca della in rosa nei vestiti anche in occasioni ufficiali principessa di Palazzo Chigi che caratterizzava il finanziamento delle Ong operanti nel nostri confini marittimi da parte della Germania come UN PASSO INDIETRO rispetto ai provvedimenti del governo in carica che cercavano di contenere l’azione delle Ong nel salvataggio vocazionale di vite nel Mediterraneo. 

Non è solo una questione diplomatica ma riguarda la definizione rispetto a che cosa si può parlare di un passo “indietro” o “avanti” nella questione dei migranti, se non si vuole sostenere una politica che si autogiustifica nei suoi provvedimenti perchè rivestiti di legalità formale, che è una forma di “dittatura” della maggioranza di governo, a nostro avviso sostanzialmente in riferimento alle persone in questione dei migranti che non vanno considerato solo “numeri” e dei loro DIRITTI UMANI da salvaguardare in tutte le fasi dei viaggi di speranza per il salvataggio in mare e nell’accoglienza nel nostro territorio.

La recente bozza di intesa sulle crisi di alcune nazioni per pressione flussi migratori, che non cessano verso Lampedusa e Pantelleria, che ha eliminato anche per richiesta del nostro paese un riferimento originariamente sostenuto da parte della Germania all’azione di Ong nel mar Mediterraneo, e quindi sancito una esclusione delle Ong nei salvataggi in mare di vite in pericolo. Si restituisce in questo modo il contenimento dell’azione delle Ong stabilito da decreti governativi, in sostanza da un punto di vista anche formale, si limitano i SALVATAGGI DI VITE in mare con i pericoli frequenti di naufragi nelle onde del Mediterraneo, che quindi pesano sulle responsabilità dei legislatori governativi italici ed europei che non possono ignorarle e dormire sogni tranquilli.

Come più volte ha ribadito papa Francesco i migranti sono “persone e non numerI” con i diritti umani di cui sono portatori anche in mare e sul nostro territorio, bisognerebbe quindi facilitare canali di flussi regolari anche per le esigenze di lavoro delle nostre imprese e quindi provvedere all’integrazione dei migranti in condizioni umane e non per i c.d. irregolari limitarsi al contenimento in campi sostanzialmente di detenzione i, messi in questione nella loro legalità da una sentenza del Procuratore della Repubblica di Catania in riferimento a norme europee e costituzionali. Viene in evidenza l’aspetto principale della questione migranti, cioè la LEGALITA’ di provvedimenti di governo che possono essere impugnati da sentenze dei Tribunali, cioè la “Illegalità della legalità” di cui ad un precedente intervento in questa sede.

Si potrebbe richiamare un effato del grande Totò “Siamo uomini e non caporali” di Fratelli d’italia che ripetono come pappagalli “l’Italia non è isolata in Europa”, “l’ Europa sostiene l’Italia” perchè è stato tolto dall’intesa sulle crisi dei rifugiati il riferimento ad azioni umanitarie di Ong che così vengono messe a riposo nei nostri porti. Siamo tutti umani con la stessa DIGNITA’ da riconoscere e rispettare, “Fratelli tutti” e sorelle tutte anche quelli e quelle che approdano sulle nostre terre che auguriamo siano ospitali.

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