Quella faccia senza disciplina e senza onore

di Domenico Pizzuti sj

Della lunga intervista con i rappresentanti della Stampa (durata tre ore) della Premier Giorgia Meloni non deve passare sotto silenzio tra i tanti argomenti presi in considerazione un argomento che potrebbe sembrare di dettaglio ma che può avere un significato “strutturale”: la decisione annunziata di deferire al Consiglio dei probiviri di Fratelli d’Italia la sospensione dal partito del deputato Emanuele Pozzolo indagato per lesioni colpose e mancata custodia di una pistola di piccola lunghezza, da cui è partito un colpo (da accertare la dinamica) tra i presenti alla festa cui si era recato il Pozzolo munito dell’arma che aveva secondo testimoni anche esibito.

La decisione è stata anche accompagnata da Giorgia Meloni da un monito al senso di responsabilità ai rappresentanti di FdI eletti nella maggioranza che governa. L’episodio è stato considerato benevolmente da Palazzo Chigi solo un caso di cronaca e non politico, anche se la decisione di deferire per l’accaduto il deputato al Collegio dei probiviri ha un chiaro significato politico in quanto assunto da Giorgia Meloni, a nostro avviso, anche come presidente di FdI. Questa decisione assunta secondo gli statuti di FdI è un occasione nel contempo per ripartire dal dettato costituzionale per tutti i deputati di operare nel loro mandato con “Disciplina ed onore” ed investe anche la cosiddetta “Questione morale” di cui i partiti della maggioranza non vogliono sentire parlare.

Che la decisione di deferire il deputato al Collegio dei probiviri e la richiesta di sospensione dal partito hanno un chiaro significato “strutturale” per il partito FdI. La sua struttura interna è rigorosamente gerarchica, dirigenti e quadri che ne costituiscono l’ossatura organizzativa sono in larga parte politici di professione formatisi dentro una cultura tradizionalista” e che quindi con la vittoria elettorale sono passati ad occupare ruoli di governo nella maggioranza del Consiglio dei ministri. 

Un altro aspetto che caratterizza non solo la vita interna del partito, ma che appare evidente nella comunicazione politica di Giorgia Meloni, è la sovrapposizione quasi totale tra l’immagine del partito e la leader: "La leader, del resto. si è prestata ad assumere tutte le declinazione della politica pop, cioè della politica personalizzata e spettacolare che punta a creare processi di identificazione ed empatia con il pubblico" (S. Vassallo R.Vignati, Fratelli di Giorgia. Il partito della destra nazional-conservatrice, Il Mulino, Bologna 2023, p. 191). Viene in evidenza la cosiddetta “Questione morale” di cui la premier e la maggioranza di governo non vuole sentire parlare forse per la “immunità parlamentare” a cui ha fatto ricorso anche lo stesso Pozzolo per non conferire i suoi vestiti all’autorità inquirente.

La decisione come accennato ha un chiaro significato “strutturale”, perché la struttura interna di FdI è rigorosamente gerarchica, dirigenti e quadri che ne costituiscono l’ossatura organizzativa sono in larga parte politici di professione formatisi dentro una cultura tradizionalista” (Ib.) e che quindi con la vittoria elettorale sono passati ad occupare ruoli di governo nella maggioranza del Consiglio dei ministri.

Un altro aspetto che caratterizza non solo la vita interna del partito, ma che appare evidente nella comunicazione politica di Giorgia Meloni, è la sovrapposizione quasi totale tra l’immagine del partito e la leader: "La leader, del resto. si è prestata ad assumere tutte le declinazioni della politica pop, cioè della politica personalizzata e spettacolare che punta a creare processi di identificazione ed empatia con il pubblico". 

In questo contesto si evidenzia la faccia non apparente di un partito in cui la democrazia interna è poco attuata per la predominanza della leadership di Giorgia Meloni che si gioca il potere a Palazzo Chigi come risulta per il periodo 2012-2023 in cui non sono state attuate procedure democratiche secondo gli Statuti del partito. La recente decisione della Meloni di attuare “procedure democratiche” interne al FdI è quindi una eccezione anche per richiamare gli eletti di FdI al senso di responsabilità nel loro mandato.

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