Questa Europa si fa con Orban o senza?

di Domenico Pizzuti sj

La recente riunione a Bruxelles dei leader dei paesi europei facenti parte dell’Ue ha registrato una convergenza anche del Presidente autoritario dell’Ungheria Viktor Orban - che se non andiamo errati conta circa 8 milioni di abitanti - sulla decisione di devolvere nel bilancio pluriennale della Ue 50 miliardi di Euro all’ Ucraina per la difesa dall’aggressione delle armate della Federazione Russa, che si attribuisce da Palazzo Chigi ad una mediazione della premier Giorgia Meloni ma non solo specialmente riteniamo da parte di paesi che contano di più come Francia e Germania. Ed insieme con un coupe de théatre ad un acquisto per mediazione della stessa Giorgia Meloni Presidente del partito dei conservatori europei del Presidente Orban secondo sue dichiarazioni dopo le elezioni europee del giugno prossimo.

Ci hanno colpito dai Tg le dimostrazioni patenti di amicizia della Meloni con il Presidente Orban, strette di mani, caminetti notturni per indurlo ad aderire alla decisione del consiglio della Ue di destinare una cospicua somma del bilancio al tripudiante Presidente Zelensky ed in cambio acquisirlo alla causa del partito dei conservatori europei dopo le prossime elezioni europee. Secondo il mio amico F. questa vicenda avrebbe tutto il significato di una “normalizzazione” di Orban nell’Ue avendo accettato di convergere nella destinazione di 50 miliardi di euro nel corso di quattro anni alla causa della difesa dell’Ucraina nei confronti della guerra di aggressione da parte della Russia di Putin, anche se non consta che Orban abbia cambiato idee ed atteggiamenti nei confronti dei dossier della Ue come il “patto di stabilità” e la questione migranti. E’ evidente che questo immissione di Orban nel partito conservatore europeo sposti l’orientamento del partito verso una “destra estrema” che avrà ripercussioni per esempio nel voto dei conservatori verso una eventuale ricandidatura del Ursula von der Leyen alla Presidenza UE secondo sue aspirazioni e così via.

L’altra questione che queste manovre della Meloni in vista di una conquista dell’ Europa da un blocco di destra anche estrema, sono solo un orientamento personale verso una destra estrema anche della nostra premier o dell’intero suo governo che non è stato in alcun modo sanzionato dal Consiglio dei Ministri o del Parlamento. Ed ulteriormente prefigura un cambio di “politica estera” verso paesi autoritari dell’Est europeo, che non auspichiamo, o è solo espressione di una vicinanza ed affinità politiche discutibili alla persona ed a tesi del Presidente ungherese Viktor Orban da parte della Giorgia Meloni o parte della manovra per acquisire consensi e partecipazione ad una coalizione di destra estrema per mutare l’indirizzo dell’Ue. Forse per l’opinione pubblica è necessario che la Premier chiarisca la sua posizione nei confronti della partecipazione all’Unione europea o dei movimenti come Vox spagnola o personaggi e paesi con regime autoritario come l’Ungheria di Orban, a cui non so se stringerei la mano.

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