E le donne (ancora) aspettano

di Domenico Pizzuti sj

Non è possibile valutare appropriatamente l'affermazione di papa Francesco che chiude all'ipotesi del diaconato femminile con gli ordini sacri, perché non è riportato il discorso dell'intervista in cui è contenuta. 

Non essendo del tutto nuova la resistenza delle autorità della chiesa ad accettare un ministero diaconale delle donne con gli ordini sacri perchè prepararebbe al sacerdozio femminile nella liturgia della Chiesa, si può solo ritenere che volesse tacitare movimenti conservatori nella Chiesa americana tramite questa intervista alla Cbs che assume un carattere universale per tutte le comunità cristiane esistenti nel mondo sulla parola dell'attuale pontefice.
 
Una necessaria osservazione in questa materia è che questa chiusura chiaramente evidenzia, al di là di ogni giudizio di merito, una chiara DISCRIMINAZIONE di genere nella partecipazione al ministero diaconale e sacerdotale delle donne che ne avessero vocazione come i maschi nelle comunità cristiane, secondo una nostra ipotesi che appare sostenibile perchè si tratta di accogliere i segni dello Spirito nelle varie vocazioni compresa quella di donne per ministero del diaconato e sacerdozio che spetta discernere per superare la discriminazione ecclesiastica, che a nostro avviso si fonda sul potere maschile di definire e sanzionare ciò che è sacro e ciò che non lo è secondo il genere. 

Eppure, le donne secondo lo stesso Francesco, ma non solo, sono considerate un DONO anche per la Chiesa che possono partecipare se vocate agli ordini sacri senza discriminazione di genere. 
A Dio piacendo, SI PUOTE!

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