Costruire consenso tra dimensione intima e pubblica
LA DIMENSIONE INTIMA E PUBBLICA DELLA PREMIER MELONI SOVRAPPOSTE PER MANIPOLARE CONSENSO
Giorgia Meloni, in una classica intervista estiva sul settimanale “Chi” del 6 agosto non solo compie un bilancio dell’anno affrontando non soltanto temi politici (le riforme, i rapporti con gli alleati di governo), ma anche argomenti che riguardano la vita personale (dalla separazione da Andrea Giambruno, all’impegno di conciliare il ruolo di madre con i doveri istituzionali) fino ai punti più scottanti, (il confronto con l’opposizione, la Rai, la questione femminile).
E’ venuta in evidenza sui media, poichè gli spettatori della TV hanno visto la Premier che scenda dall’areo che l’ha portata in Cina in missione stringendo la manina della figlia Genoveffa che l’accompagna, la sua chiarificazione (non richiesta): “ho portato mia figlia in Cina per dimostrare che il lavoro (istituzionale, s’intende) non è incompatibile con la maternità” con tutti i privilegi del suo ruolo istituzionale a Palazzo Chigi con una precisazione che per la separazione da Gianbruno non c’è un padre in famiglia che accompagni la maternità esibita e concorra all’educazione della figlia anche se la piccola si avvale dei viaggi internazionali della madre che la mettono in contatto con nuovi paesi e culture che l’arricchiscono.
La maternità va vissuta, anche se talora le madri vantano nel migliore dei casi i tesori dei loro figli che hanno generato. Ci ha colpito sullo stesso settimanale patinato per donne non solo come trascorrerà le prossime vacanze dall’attività governativa ma un enfasi “Una madre in trincea” con tutti i picchetti d’onore negli incontri internazionali e gli emicicli nobili di Palazzo Chigi.
Questa PROPAGANDA del suo essere “madre” affettuosa non è di oggi se si rammentano nel suo periodo all’opposizione le dichiarazioni identitarie di essere donna, madre, italiana, cristiana (a modo suo) e così via e la sua capacità nella propaganda di rivolgersi a diversi pubblici e contemporaneamente toccare diversi tasti compreso quello familiare EMOTIVO. “Si tratta di un immagine davvero emblematica, perchè non a caso sintetizza e collega la componente intima e quella pubblica, di cui seguono i consueti esempi condizionati in base alla numerosità delle reazioni” (Salvatore Vassallo Rinaldo Vignati 2023, p.214)
La ripresa non solo estiva della tematica emotiva della maternità, a nostro avviso, ha anche la funzione di distogliere l’attenzione dall’ attenzione alla realtà, e quindi manipolatoria del consenso non solo del pubblico femminile.
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