Le stragi e i Fratelli di Giorgia



In merito alle polemiche sulla natura e radici della “stagione stragista dell’estrema destra” di matrice neofascista, secondo Presidente Mattarella “eversiva” (Stazione di Bologna, Italicus, Rapido 704), evocata dal quarantennio dalla strage alla Stazione di Bologna, per una oggettivazione dal punto di vista politologico (e storico) vedi l’analisi della ricerca da parte del noto “Gruppo di Bologna” sui flussi elettorali e dinamiche dei partiti, in particolare di Salvatore Vassallo e Rinaldo Vignati, Fratelli di Giorgia. Il partito della destra nazional-conservatrice, Il Mulino, Bologna 2023, pp. 291, sul partito “Fratelli di Italia” fondato da Giorgia Meloni e camerati, di cui una presentazione del volume: "Quello costruito da Giorgia Meloni insieme ai suoi coetanei della generazione Atreju è, a tutti gli effetti, non solo nel simbolo, il terzo partito della Fiamma e, al tempo stesso, l'espressione di una destra a-fascista, nazional-conservatrice che, diventata centrale nella politica italiana, tenterà di cambiare gli equilibri della politica europea". 

Secondo Giorgia Meloni, Fdi è costituito da "uomini e donne che corrono da un'epoca all'altra, da una generazione all'altra, portando con sé una fiamma che non si è mai spenta completamente". Proprio da qui nascono gli interrogativi sul suo partito, sui legami con il fascismo di ieri e la "destra radicale" di oggi. Interrogativi alimentati dalle apparenti contraddizioni di un partito chiuso, gerarchico, old style, con a capo una donna, una leader pop, capace di usare tanti registri comunicativi e di rivolgersi con gli stessi termini a pubblici diversi, alternando rivendicazioni di coerenza e duttilità, teorie del complotto e amore materno, estremismo verbale e realismo. 

Alla luce di una analisi articolata, documentata, rigorosa, condotta senza pregiudizi e senza sconti, il libro propone una ricostruzione da cui emergono continuità e rotture con Msi e An, un resoconto su persone e circostanze che hanno segnato la costruzione di Fdi, di cui analizza la struttura organizzativa, il profilo ideologico, il network internazionale, la comunicazione, l'elettorato. Infine, riannoda questi vari elementi in una lettura compiuta sul percorso fatto e l'identità costruita nei primi dieci anni di vita, sulle fortune e le virtù che hanno portato gli eredi di una tradizione politica destinata ad estinguersi alla "guida della Nazione".

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