Ministri della Cultura

di Domenico Pizzuti sj

A Cernobbio la Premier Giorgia Meloni ha ribadito che le dimissioni del Ministro della cultura Genny Sangiuliano riguardano la vita privata del Ministro - che interroga anche il suo ruolo di governo - e che non esistono illeciti essendo il Sangiuliano persona capace ed onesta nel ruolo di governo o anche nella vita privata e nelle spese personali nella relazione con Maria Rosaria Boccia, imprenditrice della comunicazione tra l’altro, che mi faceva dire con confratelli ed amici che le dimissioni del Ministro erano richieste dalla DECENZA nell’intreccio di vita pubblica e privata per la relazione del Ministro con questa donna che non spetta a me approvare o condannare (sarebbe interessante conoscere se la Boccia dominasse nella relazione affettiva…).

Anche se non ci è piaciuta la considerazione di questa donna da parte della premier Giorgia Meloni che non la nomina neppure nei suoi interventi (brutto sessismo).

Tutta la vicenda di queste dimissioni personali irrevocabili appare “Arrevogliata” come si dice a Napoli, in proposito esistono due esposti alla Magistratura “per peculato” da parte del on.le Avs Bonelli e per “estorsione” da parte dello stesso Sangiuliano, e prendono il via inchieste magistratura sulle spese per il G7 a Pompei. E, come espresso nella Lettera alla Premier di dimissioni irrevocabili, il Sangiuliano si riserva denunce alla Magistratura se hanno concorso interessi che lo hanno danneggiato con fake news, ecc. Non credo che questo “velo” benigno sulla persona del Ministro serva a diradare tutte le ombre, perchè soddisfatta del “colpo di mano” che ha accelerato in poche ore nel pomeriggio di ieri dimissioni del Sangiuliano e nomina nuovo Ministro della cultura il fedelissimo e mite Alessandro Giuli dalla presidenza Fondazione Maxi. 

A nostro avviso, al di là di tanti titoli giornalistici che scrivono di resa o meno della Meloni, la serie accelerata di interventi era chiaramente dettata dalla difesa del governo da possibili richieste di crisi con la rapida nomina nuovo Ministro della cultura che sanasse ferita delle dimissioni di un Ministro importante come quello della Cultura. COLPO DI MANO di governo personale riteniamo con il concorso Consiglio dei Ministri. Una spiegazione tutta politica per la destra al governo, per l’intervento rapido dalla manina della premier Giorgia Meloni per salvare il governo e se stessa.

C’è un convitato di pietra in tutta la vicenda pubblica, i partiti di opposizione si sono resi conto della portata dell’operazione meloniana sotto i loro occhi, o sono rimasti surclassati dalla rapidità delle decisioni.

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